1. Indovinelli Popolari Osceni


    Data: 09/09/2018, Categorie: Comici Autore: Leliste

    ... ricompose e scappò a gambe levate. La febbre. La tremenda febbre che durò per quattro giorni e quattro notti. Donna Giovanna la accudiva ogni sera. Usava i panni umidi e le coperte pesanti. Rosalia, appena ebbe le forze sufficienti per bere e mangiare, riuscì a pronunciare le prime parole: “Donna Giovanna, che ne è stato del Pitrè?” “Lascia stare figlia mia. Non è più un problema tuo.” “Ma dov'è andato? Che ne è stato di lui? Non è venuto a trovarmi?” Chiese lei, ancora agonizzante. Donna Giovanna raccontò i fatti per come si svolsero. Il Pitrè, per l'incresciosa vicenda svoltasi durante la messa del vescovo, rivolse i suoi omaggi a Donna Giovanna con gli auguri di guarigione nei confronti di Rosalia e partì, senza mai più metter piede in paese. Tutti ora sapevano che aveva molestato una giovane donna in luogo sacro e tale onta non poteva più essere gestita. “Ma Donna Giovanna, in verità lui non mi toccò mai: fui io stessa presa dal demone a seguito di quelle sue oscene parole che mi lasciai andare in un terribile atto di sconceria...” “Cara, dolce e povera Rosalia. Io te l'avevo detto che non dovevi farti entrare in testa quelle sporcizie. Te lo dissi o no?” “Lo so, donna Giovanna, ma le sue oscenità erano come un fuoco acceso sotto di me. Non potevo contrastarle. Perché ha voluto tentarmi in questo modo così perverso?” Giovanna, allora, che di anni ne aveva 52 e tanta esperienza, la guardò con teso sguardo ammonitore. “Durante questi giorni in cui la febbre ti faceva ...
    ... delirare, hai ripetuto tutte le oscenità che pensi il Pitrè ti abbia rivolto.... te le ricordi?” “No....non ricordo proprio nulla...” “Bene. Te le spiego io. Hai acceso per caso un cero in chiesa?” “Si... lo accesi. Era tutto buio e volevo vedere dove mettevo i piedi...!” “Bene. E che si fa per accenderli? Cosa è che Si strica nel muro e piglia foco? L'hai capito,Vero o no?” Rosalia ci pensò su. 'o scuru 'o scuru, me lo strofino al muro. “Il fiammifero, donna Giovanna?” “Per l'esattezza. Poi che hai fatto, hai pregato il Rosario?” “Si, donna Giovanna, l'ho fatto.” “E per caso come è fatto un Rosario? Non è forse una lunga corda che viene mossa continuamente durante la preghiera?” Rosalia era scandalizzata. Lunga ce l'aveva, e la muoveva. Proprio come aveva detto il Pitrè. “La corona del Rosario... oh no, Donna Giovanna... a quello dunque si riferiva?” “Per l'appunto. E infine, quanti gioielli teneva il vescovo?” “Tanti, donna Giovanna. Troppi gioielli in mano ad un solo uomo. ma questo che c'entra?” “C'entra, c'entra. Rosalì. Lo sai a che servono? A fare capire la differenza tra un papa e un vescovo.” Rosalia, a quel punto capì. Monsignore ce l'aveva grosso, il papa anche di più. “L'anello. Donna Giovanna... L'anello...” “Brava, Rosalì! Ci arrivasti finalmente! E gli anelli di solito chi li mette?” “La donna...” rispose Rosalia. “Appunto.... anche più d'uno, ogni tanto due, ogni tanto tre. O no?” Rosalia era muta. Non voleva più uscire di casa. Pianse e poi si riaddormentò. Donna ...
«12...4567»