1. Dalia, troia d'estate - cap,11: l'officina


    Data: 17/09/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: DonEladio

    ... sei altro, ti piacciono tutti questi cazzi, vero? Rispondi troia!”, Dalia provò a rispondere ma la mano di suo cognato quasi interamente nella sua bocca le fece emettere niente di più di un gemito incomprensibile. Sempre tirandola per i capelli Alfio estrasse la mano dalla sua bocca e le tirò uno schiaffo in pieno volto “Che cazzo hai detto, bagascia, ripetilo a voce alta, non ho capito bene!” mentre gli altri quattro non smettevano di martoriare il suo corpo allargandole le chiappe e infilandole dita nei buchi e strizzandole le tettone gocciolanti. “SI!”.. “Si che cosa?”, altro schiaffo… “SI!!!”…. “Si che cosa, dillo che cosa sei, avanti, voglio sentirtelo urlare!”…. “SI, SONO UNA TROIAA!!!”… “Ecco, cominciamo a ragionare, e di chi sei la troia???”…. “LA VOSTRA, SONO LA VOSTRA TROIA!”… i quattro alle sue spalle esplosero in una fragorosa risata…. “Brava puttana, così andiamo bene… E adesso lo sai cosa ti facciamo? Lo sai?? Dillo… DILLO!!!”…. “Mi scopate!”….”Ti scopiamo??? Ma porca troia… tiratela su!”.
    
    Due meccanici la sollevarono da terra prendendo ciascuno una coscia, mia moglie per non cadere in avanti si appoggiò con le braccia ognuna sulle spalle di ciascuno dei due: era a cosce oscenamente spalancate davanti agli altri tre, senza possibilità alcuna di difendersi in nessun modo.
    
    Senza mai smettere di tirarla energicamente per i capelli Alfio appoggiò la fronte a quella di Dalia e la fissò dritto negli occhi, poi con la mano libera cominciò a penetrarla in figa, ...
    ... prima un dito, poi due, poi tre, poi quattro, stantuffava avanti e indietro senza delicatezza alcuna mentre i due che la sorreggevano le sditalinavano il buco del culo.
    
    “Ti scopiamo?? Adesso ti sbattiamo come una cagna, adesso ti sfondiamo il culo, adesso ti diamo una tale ripassata che non potrai sederti per un settimana, adesso ti chiaviamo fino a farti svenire e continuiamo a sbatterti anche da svenuta, ti rispediamo a casa che non saprai nemmeno come ti chiami! HAI CAPITO ADESSO TROIA???”
    
    Fu un attimo: Dalia venne scaraventata su un materasso sudicio che sarà stato in quell’officina da chissà quanto e le furono addosso come belve feroci sulla preda inerme; era circondata e completamente in loro balia, dalla mia posizione non vedevo altro che un groviglio di corpi sudati e ansanti, i suoi ansimi di piacere erano sormontati dagli ululati e dai versi gutturali, animaleschi dei cinque uomini che se la stavano sbattendo. Sembrava non vedessero una donna da una vita o che questa sarebbe stata l’ultima scopata della loro vita, la scoparono con foga, violenza e disprezzo per tre ore senza sosta, quando un paio si prendevano una pausa per bersi una birra o fumarsi una sigaretta, lo facevano osservando e commentando lo spettacolo di mia moglie presa dagli altri tre, menandosi il cazzo pregustando il momento in cui sarebbe toccato nuovamente a loro.
    
    Le fecero di tutto, sviluppando anche una certa armonia e un certo affiatamento: Dalia veniva presa quasi sempre da tre alla ...