Con la zia in maremma - 1
Data: 18/09/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: IlBaroneRosso
... Wanda era stato bello da non credere.
A lei piaceva, gli aveva insegnato a preparare, baciare, leccare, metterci saliva, spingerla dentro con un dito, aspetta che si rilassa, diceva lei, così non ti fai male tu e non mi faccio male io.
Lui aspettava paziente e inesperto – adesso dai, vedi che entra senza nemmeno spingere.
Ma quando era dentro spingeva, come lei stessa gli aveva insegnato a fare, e come le piaceva e come chiedeva lei.
Non è stata l’unica notte di sesso di quella settimana, anzi.
Ogni sera c’erano le lezioni di zia Wanda, ripasso generale, prima, e poi un altro verso, un altro modo di fare l’amore, un’altra sequenza di posizioni.
Anche l’ultima verginità ha perso, quella settimana, da zia Wanda.
Il fratello di zia Wanda, Andrea, un ragazzone più giovane di lei, era venuto a trovarla, un paio di giorni dopo.
- È il cittino della Giulia, te la ricordi?
- Come dimenticarla, la nostra bellissima cugina milanese?
- Un bel ragazzo, vero?
- Certo, proprio un bel ragazzo. Scommetto che l’hai già svezzato, dì la verità, Wanda.
- E che? Me lo facevo scappare? Gli ho insegnato qualcosa, ma è già bravo di suo, ha ‘mparato subito. È portato, per certe cose. È di famiglia, via. Come te, del resto.
- Ah, ma dai! Ma cosa vai a dire?
- Senti un po’, Andrea, non puoi fermarti da noi, adesso? Ho una voglia, oggi …
- No, Wanda, oggi no, ho poco tempo. Se vuoi, vengo a trovarvi domani pomeriggio, che mia moglie è via con la scuola e ...
... torna tardi a casa.
- Va bene domani, così abbiamo più tempo per fare i nostri giochini.
Non capiva queste frasi, e nemmeno questa intimità tra Wanda e suo fratello. Anche suo padre ha una sorella, ma non li ha mai sentiti fare certe allusioni, parlare di intimità tra di loro, richiedersi e promettersi momenti di sesso.
Il pomeriggio dopo erano seduti davanti alla cascina di zia Wanda a prendere il sole, tutti e due in pantaloncini corti e zia Wanda con un reggiseno piccolo che reggeva e basta, senza nascondere ma quasi a sottolineare la bellezza delle sue poppe, le pocce come le chiamava lei.
Già le aveva toccate e baciate, prima di pranzo; e lei non aveva rifiutato, soltanto gli aveva detto dopo, dai, adesso basta, Francesco, facciamo tutto dopo, quando viene Andrea.
Come è arrivato, lui e la sorella si sono subito abbracciati e pasturniati, bocca, tette, pantaloncini davanti e dietro, tutta una serie di preliminari, avidi sfrenati e violenti.
Si stava eccitando a vedere la scena.
Poi zia Wanda fermò quelle mani che la stavano palpando tutta, fuori e dentro il reggiseno, fuori e dentro i pantaloncini.
- Basta, dai, ora si va’ in camera, ci si spoglia, almeno si sta più freschi. Vieni Francesco, vieni anche tu.
Era lei a comandare i giochi.
- Francesco, dai, spogliati e sali sul letto. Qui, vicino a me.
E dopo un po, da vera padrona delle operazioni.
- Andrea, prendimi così, intanto che lo bacio a Francesco.
Si era messa in ginocchioni, ...