1. La prima, calda estate di Mirko (VIII) - Bugiarda


    Data: 24/09/2018, Categorie: Masturbazione Autore: mirko_polenghi@virgilio.it

    ... lateralmente le immagini scorrevano mentre la webcam veniva sistemata nella posizione corretta. La mano si allontanò e vidi la sua sagoma scura. Nei primi istanti potevo vedere l'arredo di un salotto, con la figura scura seduta ad una scrivania bianca ed ordinata. Qualche attimo e la vidi. L'immagine della cornicetta ricordava solo lontanamente l'aspetto della donna che avevo di fronte. Una donna dal bel viso, asciutto e deciso. La pettinatura era diversa da quella che conoscevo, solo il colore scuro era lo stesso; i capelli mossi e lunghi avevano lasciato il posto ad una acconciatura più semplice ed ordinata. Una precisa linea al centro della testa divideva l'orientamento dei capelli, che cadevano diagonalmente lungo il fianco del viso raggiungendo l'altezza delle spalle. Il collo era arricchito da una sottile collana dorata che terminava dentro un abito nero dallo scollo a V. Le braccia, nude per metà, erano protese sulla scrivania. Un numero indefinito di braccialetti le cingevano entrambi i polsi. Dalla mia visuale spuntava una figura lievemente tondeggiante posizionata tra le braccia. Era un ginocchio, evidentemente stava accavallando le gambe ed aveva un vestito di media lunghezza. Il suo viso mi colpì, aveva l'aria della ...
    ... professoressa di matematica più che di quella di inglese, austera e seriosa con i suoi occhi severi e sottili. Un paio di occhiali dalla montatura scura poggiati sul naso piccolo ed appuntito aumentavano esponenzialmente il suo fascino di insegnante. A rovinare quella sua aria da perfetta Signorina Rottenmayer, uno splendido sorriso. Tutto per me. Lei alzò una mano e la agitò in cenno di saluto. La sentìì dire: “Ciao cucciolotto, mi vedi?” ma con una cadenza strana, come quando provi a parlare con la tua lingua ad uno che non ti può capire, scandendo lentamente ogni sillaba. Pensava che le leggessi il labiale. Sì che la vedevo, la vedevo e la adoravo, mille volte più bella di quanto avessi potuto immaginare. Ripresi a scrivere: Mirko: “Ciao Sabrina, sì ti vedo.. eccome se ti vedo....” Avevo promesso di non commentare il suo aspetto così mascherai il mio sconfinato apprezzamento. “... e ah Sabry.. ti sento anche !” Non appena premetti Invio sentì il cicalino del suo computer avvisarla dell'arrivo del mio messaggio. I suoi occhi si abbassarono a leggere quel che avevo scritto. La sentì dire “Oh madonnin...” portandosi una mano aperta a paletta davanti alla bocca in segno di imbarazzo.” Scoppiammo entrambi a ridere. --- continua --- 
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