La decisione di George - 1° parte
Data: 30/09/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Altro,
Autore: Naughty Bard, Fonte: RaccontiMilu
... senza darmi alcuna spiegazione, naturalmente, perché dovresti? Non le capirei comunque, giusto Aaron?��Hahaha! Bravo, sfigato! Tutto vero! Una nullità come te non le può capire le ragioni di un uomo, deve solo...?� lasciò la frase a metà per fargliela completare,�Obbedire!� rispose come uno scolaretto attento l�uomo. Il ragazzo rise di nuovo. Poi alzò un piede e gli pestò la faccia.�Ce l�hai un�idea di quanto sei patetico, sacco di merda?� lo zio non rispose, rimase in contemplazione di quel visetto perfido, la cui espressione, oltremodo umiliante, era ciò che gli dava la forza di alzarsi ogni giorno.Il giovane Aaron era piuttosto fiero di sé stesso. Gli ci erano voluti sei mesi per arrivare a questo punto. E pensare che era cominciato tutto per puro caso. Uno di quegli scherzi del destino, un colpo di fortuna che capita a uno su un milione. Era stato sospeso da scuola perché il suo comportamento aggressivo ed arrogante, a tratti violento, creava non pochi problemi. Era un ragazzo estremamente intelligente e non aveva intenzione di farsi espellere ma doveva scaricare la sua aggressività in qualche modo. Ad essere più precisi, su qualcuno. Non sapendo dove andare a sbattere la testa, dopo mille resistenze, pur di porre rimedio alla situazione, aveva finito per dare ascolto ad un amico, che aveva un problema simile. Si era iscritto, anche se controvoglia, ad alcuni siti di master/slave in cerca di qualche sfigato che avesse il desiderio di farsi prendere a calci in bocca e ...
... magari pagarlo pure, per il disturbo. Col suo amico aveva funzionato, a suo dire, quindi perché non provare? Come già detto, però, il bel biondo non era assolutamente entusiasta dell'idea. Lo rivoltava il fatto di essere inserito in un database insieme con migliaia di froci merdosi che si sarebbero fatti le seghe leggendo le aggressive parole del suo annuncio e sbavando sulle foto dei suoi muscoli. Ma in qualche modo doveva sfogarsi, non ce la faceva più. Di rabbia ne aveva tanta imbottigliata, questo giovanotto. Rabbia verso sua madre in primis, una donna maligna e inacidita che odiava tutto e tutti. Rabbia verso il destino ingiusto che non gli aveva dato le possibilità di altri ragazzi, figli di papà, come i suoi cuginetti snob, ad esempio. Di fortuna non ne aveva avuta poi molta, in effetti. Non che fosse un indigente certo, però erano già quattro o cinque anni che faceva lavoretti dopo la scuola per aiutare sua madre a mandare avanti la baracca e molto di rado lui e la donna avevano qualche dollaro extra da poter scialare. Gli unici due doni che la natura gli aveva fatto erano una mente piuttosto scaltra e l�aspetto di un dio, doni che, stava cominciando a capirlo, potevano risultare molto utili se saputi usare.Ad ogni modo, stufo di sentirsi sempre teso ed irascibile, aveva deciso di buttarsi. Erano passate circa tre settimane e, dopo un paio di tentativi andati a vuoto, un tizio sui 45 l�aveva contattato tutto supplicante, implorandolo di poter avere l'onore di soddisfare ...