1. La mia nuova vita - Prologo


    Data: 01/10/2018, Categorie: Etero Autore: Momy

    ... risvegliarmi in un letto sconosciuto al mattino in quei giorni. Mal di testa, bocca amara e vergogna... i soldi per il taxi sul comodino. Uno choc la prima volta, una doloroso colpo al mio amor proprio, divenuto già poco più che una puntura d'insetto al mutar della luna... Incontri di una notte, di cui francamente poco mi importava e poco ricordavo. Nessuno richiamava, ma ammetto che in molti casi non ero nemmeno sicura di aver effettivamente lasciato il mio numero. Forse avrei continuato così per mesi, anni addirittura, chi può dirlo, non fosse stato per l'incontro fortuito con Sebastiano. Ricordo di averlo visto in un angolo che parlava addirittura con un Cardinale la prima volta. Un omino un po' buffo, stempiato, gli occhiali con una spessa montatura d'osso. Certo non pensavo che avrei posato su di lui lo sguardo una seconda volta in quel momento... Non capivo davvero perchè avevo accettato di partecipare a quel ricevimento di beneficenza Avevo messo la quota minima, quasi azzerando i mie pochi risparmi su pressione di Giulia. "Sarà pieno di ricconi, me l'ha detto Carlo ( il marito...) e so per certo che Attilio non ci sarà... non è il suo livello, questo..." Il piano era di mantenere un profilo basso, cercare di individuare un buon partito che non fosse accompagnato e farsi introdurre, con l'aiuto di Giulia e suo marito. Peccato non aver calcolato l'open bar... Il ricordo di quella sera per me termina grosso modo al terzo martini, con una preoccupata Giulia che mi ...
    ... strattona verso il terrazzo per farmi prendere un pochino d'aria fresca. Giulia, chissà se c'è il suo zampino su quello che è successo dopo. Al mattino seguente, il canovaccio che da un primo momento sembrava quello delle settimane precendenti, prese una piega inaspettata quando, invece che un invito a sloggiare, mi venne recapitata la colazione a letto, servita da una silenziosa quanto sorridente colf peruviana. Al piano di sotto, dopo una magnifica doccia circodata da pietra naturale, trovai l'omino buffo con gli occhiali d'osso che leggeva un quotidiano. Sebastiano, per l'appunto. Una persona di una gentilezza e di una generosità disarmanti. Timido, oltre che a modo suo un pochino infantile. Strano carattere per un imprenditore di successo, ma questa è una cosa che appresi solo successivamente. Dal suo sorrisetto sornione e goffi ammiccamenti non ebbi difficoltà a farmi un idea di cosa era successo. Ancor più nei giorni seguenti quando ci rivedemmo. Sebastiano era vedovo da dieci anni, ancor più, era solo da dieci anni. Una persona risevata, amante della cultura e del bello, cosa rispecchiata perfettamente dalla sua bellissima casa, e ancora molto devoto al ricordo della madre dei suoi figli. Non frequentava eventi mondani, il ricevimento era stata un'eccezione. Era stato quasi costretto a partecipare data la somma che versava tutti gli anni nelle casse della Fondazione 'Casa del bambino felice' che l'aveva organizzato. Io l'avevo 'stregato', così mi disse, dal primo momento che ...