1. La favola di hairlessneve e dei 7 (o)nani(sti) - parte 3


    Data: 04/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear

    ... dolcemente per la nuca avvicinandolo a sé. Lo baciò per poi allontanarlo repentinamente: volle fissarlo negli occhi, per scorgervi tutto il desiderio che era riuscito a suscitargli.
    
    I sette (O)nani(sti) cominciarono a spogliarsi.
    
    Il gioco di sguardi non durò a lungo perché il Principe forzò nuovamente quelle labbra con il più dolce dei baci possibili. Forzò la bocca del suo amato esplorandone ogni angolo con la lingua. La risposta di HairlessNeve non fu da meno e i sospiri che udì, non fecero che accrescere il desiderio di possedere realmente quel corpo così a lungo cercato:
    
    “Vorrei scoparti…” gli sussurrò.
    
    A quelle parole i sette (O)nani(sti) iniziarono a masturbarsi a vicenda.
    
    L’abbracciò, voltandosi sulla schiena per portarselo sopra. Gli fece posare il capo sul petto muscoloso. Una delle sue mani delicate accarezzava i capelli corvini, l’altra massaggiava il membro in erezione.
    
    Lo sentì sospirare. Di puro piacere.
    
    “Si… Scopami… Per favore, fallo!”
    
    A quella richiesta, le mani dei sette (O)nani(sti) si mossero più veloci sulle verghe in erezione.
    
    Ogni singola parola era, alle orecchie del Principe, una soave melodia gorgheggiata dalle labbra dell’amato, prima che queste si schiudessero per ricevere dalla sua bocca l’ennesimo, tenero bacio.
    
    Fu così che HairlessNeve si offrì completamente a colui che, ne era certo, l’avrebbe amato come nessun altro nel Reame. Ora desiderava solo sentire le mani del suo Signore su di sé e, quando l’avesse ...
    ... voluto, il suo uccello dentro di sé, per spegnere un desiderio d’amore e piacere altrimenti indomabile.
    
    Solo allora realizzò che il Principe non si era ancora spogliato. Attese con piacere e dovizia al compito di denudarlo per tornare in fretta ad essere stretto dal forte abbraccio di quel corpo che, nuovamente l’accolse sopra di sé.
    
    Le mani dell’amante ripresero ad accarezzarlo dolcemente sulla schiena, seguendone la sinuosa curva. HairlessNeve, perso nel piacere di quel tocco, sentì lentamente abbassare ogni difesa, annientare ogni volontà; soprattutto quando una scese in basso, e le dita si insinuarono fra le natiche nei più intimi pertugi. Quei tocchi lo pervasero d’ebbrezza, facendolo gemere a labbra socchiuse.
    
    Ah, quelle carezze!
    
    Ah, quelle dita esperte che allargavano il sottile solco tra le sue natiche sode, ansiose di penetrarlo, di raggiungere il centro del suo universo.
    
    Trasalì. Una lieve sofferenza, un sottile dolore e poi il piacere. Sempre più intenso, più esplosivo. Gli divorava la carne, come mai aveva provato prima, né con il cacciatore, né con gli amici (O)nani(sti).
    
    L’altra mano del Principe si posò sul pube. Giocò con i morbidi peli neri arricciandoli o lisciandoli. Manipolò dolcemente il prepuzio prima di farvi scivolare il mignolo all’interno, strappandogli un grido sommesso.
    
    Anch’egli bofonchiò qualcosa in risposta al segnale di quel corpo che aveva sedotto e che stava possedendo. HairlessNeve puntò lo sguardo su di lui. Era uno sguardo ...
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