La favola di hairlessneve e dei 7 (o)nani(sti) - parte 3
Data: 04/10/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: honeybear
... le più dolci oscenità.
Improvvisamente i suoi movimenti si fecero veloci, la penetrazione più profonda e più cattiva. HarilessNeve iniziò a gemere e gridare in maniera concitatamente oscena:
“Ti prego… Ti prego, non smettereeehhh… Ooohhh… Non… Non fermarti! Non fermarti!”
“Puoi stare tranquillo – rispose ansimando, mentre lo sfilava – Non ho la minima intenzione di farlo!”
Una delle sue mani si posò sul fianco di HairlessNeve per controllarne i movimenti. L’altra si dedicò al cazzo gonfio di piacere, pronto ad esplodere.
“Sei la mia puttana ora… - ripeté il Principe rincarando la dose - La più troia delle cagne in calore… E voglio sentirtelo dire! Ora!”.
Il giovane mormorò che, sì, era la sua puttana, che non desiderava altro di sentire quel cazzo enorme in culo.
“Ripetilo! Più forte troia! I tuoi amichetti laggiù non hanno sentito!” e indicò i nani, sempre intenti ad incularsi l’un l’altro.
HairlessNeve si voltò a guardarlo, implorandolo con gli occhi di riprendere là dove si era interrotto:
“Sì! Sono la tua puttana – gridò – La più troia delle cagne in calore! È per questo che voglio sentirmi dentro quell’uccello che hai tra le gambe. Voglio sentirlo ancora… Ancora!”
A quelle parole seguì un lungo bacio. Poi la mano dell’amato tornò a masturbare la sua cappella fradicia di liquido pre-spermatico. La spremette come un frutto, strappandogli mugolii di piacere, e, ancora una volta, la preghiera di non smettere mai. L’apice del piacere stava per ...
... essere raggiunto. Il punto di non ritorno!
Anche il Principe sentì approssimarsi quel momento.
Scivolò un’altra volta in quel meraviglioso buchetto, strappando nuovi gemiti. Sentì il suo stesso corpo contrarsi e scuotersi, mentre i colpi di bacino si susseguivano a ritmo serrato.
Una spinta più energica delle altre. I muscoli tesi oltre il limite. Un’altra spinta, ancora più violenta. Ancora più a fondo, in quel corpo ormai totalmente in sua balìa.
Una pressione più forte ed il seme si riversò dentro HairlessNeve. Il giovane non riuscì a contenere l’impeto di quel fiume in piena e la sborra prese a colare lungo le gambe.
Ma non bastava. Non ancora. E lo strofinio che la mano dell’altro produceva sul suo pene ne era la dimostrazione. Più forte, più veloce, più forte.
“Puttana… Sei la mia puttana. La mia puttana… - parole ora sussurrate all’orecchio, ora gridate che lo mandarono oltre la soglia dell’oblio - Sei una fottuta puttana… La mia fottuta puttana!”
HairlessNeve esplose a sua volta con un grido che gli sfuggì dalle labbra arse, morse dall’impeto che quell’eruzione produsse. A lungo fu scosso dagli spasimi dell’orgasmo.
I sette (O)nani(sti) lo seguirono a ruota, impiastricciandosi l’un l’altro.
A memoria d’uomo, mai così tanta sborra s’era riversata in una sola volta nel Reame.
I due adesso erano una sola cosa. HairlessNeve infatti acconsentì a seguire il Principe al castello. Per l’occasione venne organizzata una festa con grandi pompe.
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