-
Ragazzo di borgata (parte iii)
Data: 15/10/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: FSeed
... vibratore. Fortuna che mia zia in quel momento non era ancora ritornata, e per il taglio della torta fu messo tutto via. Per tutta la serata spiai con la coda dell’occhio Francesco e quell’oca di Giorgia che non perdeva occasioni di strusciarsi addosso a lui, e qualche volta Francesco mi beccò mentre li guardavo. Verso la fine della serata (per motivi di chiasso non potevamo fare più tardi dell’una di notte) mi recai al bagno e lo trovai occupato, così mentre aspettavo il mio turno vidi Francesco uscire dallo sgabuzzino utilizzato per le slot. “Ehi festeggiato. Hai visto che festa avemo tirato su?” mi si avvicinò e, posando un braccio sulla parete quasi mi sovrastava. “Si grazie mille” risposi, ma subito girai lo sguardo da un’altra parte “Ma vedo che pure te ti stai a divertì parecchio” “Ma senti senti. Che fai la fidanzatina gelosa?” si mise a ridere e cercò di farmi girare verso di lui. Io resistetti un pò ma quando mi prese e mi trascinò nella minuscola sala slot sapevo già che non avrei opposto nessuna resistenza. La stanza era quasi totalmente buia, e la poca luce che entrava era filtrata da una piccola finestra posta in alto e chiusa da delle grate in ferro. Francesco mi blocco con le spalle alla porta e aprendomi le gambe con un ginocchio premette il corpo contro il mio. “Te la sei presa a male perchè Giorgià sta a fa la scema? Mi piace quando fai la gelosa” mi diceva queste cose nell’orecchio, e sentire il suo fiato caldo sul collo mi stava ...
... eccitando. “Ma io non capisco” balbettai mentre la sua mano destra scivolava sul mio culo “ti piacciono le ragazze o i ragazzi?” “A me piace chiunque mi faccia arrapare” rispose lui mordendomi il lobo di un orecchio e infilando a fatica la mano nei miei jeans attillati “e te mi arrapi un casino Andrè. Non lo so perchè, ma quando ti vedo c’ho sempre voglia di scoparti” infilò un dito nel mio culo e gemetti. Cominciò a farmi un ditalino e, preso dal godimento, sollevai una gamba che avvinghia intorno al suo fianco e mi afferrai al suo collo. Mi ritrovai davanti la camicia aperta, con quella peluria rada e soffice che copriva un pò i tatuaggi, e inizia a baciargli il petto. Quando credetti di sborrarmi nelle mutande Francesco tolse il dito dal culo e si scostò da me. “Dobbiamo tornà dillà” abbassai lo sguardo e vidi che aveva il pacco gonfissimo. “Forse è meglio se esco prima io” dissi accarezzandolo e sentendo tutta la sua durezza. “Dopo la festa che fai?” mi chiese Francesco scostandomi la mano con delicatezza. “Andiamo al parchetto con gli altri a berci una cosa e poi a casa. Perchè?” “Io devo aiutà Mirco a mette a posto sto casino. Quando hai fatto vieni al posto de oggi, e porta i giochini nuovi che t’hanno regalato” mi prese il viso con una mano e si avvicinò così tanto che credetti volesse baciarmi. “Adesso va su” io uscii e mi fiondai subito nel bagno libero per far sgonfiare anche la mia di erezione. L’ora passata al parchetto a bere l’ultima bottiglia di ...