02 - pazzerelli al molo e al parco
Data: 19/10/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: samantho91
... sguardo, ma sei sadico!!!" mi disse Andrea, ridendo, quando lasciammo il b&b.
"Vero? Ehehehehe, già gli piacerebbe che tornassimo a trovarlo".
La follia era finita? No, non ancora, non eravamo ancora pronti a salutarci e concludere quell'esperienza indimenticabile. Avevamo ancora tempo, lui avrebbe avuto impegni soltanto in tarda mattinata così potemmo concederci una piacevole passeggiata mattutina al parco. Li chiacchierammo, si sentì pronto a raccontarmi un pò più nei dettagli il suo passato un pò difficile per alcuni aspetti. Fu un momento di serietà molto importante per la crescita della nostra relazione. Poi mentre eravamo seduti su una panchina e lui si confidava, ad un certo punto raccolse un fiore di campo che cresceva proprio li vicino ai nostri piedi e me lo offrì.
"Il primo fiore che ti regalo. Lo so è un fiore selvatico di quelli pisciati dai cani, però è spontaneo. Spontaneo come voglio che sia anche il rapporto tra noi. Simo questa volta è diverso, stiamo insieme da poco ma sono già così coinvolto con te come non lo sono mai stato con gli altri. Ti prego possiamo continuare ad essere sempre così, spontanei come questo fiore?".
Mi misi a piangere, nessuno mi aveva mai detto una cosa così bella e toccante, con quel tono di voce umile, semplice, profondamente innamorato. Lo abbracciai e piangemmo un pochino insieme, di commozione ovviamente. Sorridendo come due sciocchi, due tontoloni innamorati!
"Su su dai adesso basta, sembriamo due vecchiette che ...
... si commuovono ai matrimoni" dissi dopo un pò, quando sentii che quel momento era durato il tanto giusto. Lui si mise a ridere.
Arrivò qualcuno quindi prudentemente smisi di abbracciarlo, ma volevamo continuare a coccolarci così riprendemmo a camminare e, abbandonando il sentiero del parco (fregandocene dei cartelli che lo vietavano) trovammo un punto circoscritto da tre grossi cespugli che formava una specie di cabinetta riparata, del tutto fuori dalla portata visiva di eventuali passanti sul sentiero.
Potemmo così riprendere a baciarci e coccolarci, prima di farlo però adagiai delicatamente il mio adoratissimo fiore spontaneo su un ramo del cespuglio alla mia sinistra: era bellissimo messo così. Dopo un pò le coccole finiscono per eccitarci e quella volta non fece eccezione, così dopo un pò mi inginocchiai e gli feci un bel pompino, giocherellando con i suoi testicoloni caldi e pesanti come piace tanto a lui. Ormai entrato nel repertorio della nostra intimità di coppia, il già collaudato orgasmo nella mia bocca non si fece attendere a lungo. Fu divertente ed eccitante allo stesso tempo vedere l'amore mio godere sforzandosi a tutti i costi di non emettere alcun rumore. Dopo il suo orgasmo, tornai in piedi, lui si mise dietro di me cingendomi i fianchi e baciandomi il collo mandandomi in estasi. Con una mano poi cominciò a farmi una sega e continuò lui per tutto il tempo fin quando non venni schizzando da tutte le parti sull'erbetta al suolo.
Ci soffermammo un momento ...