02 - pazzerelli al molo e al parco
Data: 19/10/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: samantho91
... sgorgare spinse più a fondo che poteva quelle tre dita, come fece prima durante la penetrazione a pressione. A quel punto il mio orgasmo, invece che terminare come mi aspettai (e come altrimenti sarebbe successo in circostanze normali), esplose: sebbene ne fosse già colata tanta lungo la mano, uno schizzo molto violento partì. ZZZIIC, avete presente quando esce così brusco che fa quel piccolo rumorino? Ecco fu proprio così, e finì vicino al mio capezzolo destro.
"WOW!" esclamò Andrea. Terminai e lui sfilò le dita.
Ci ricomponemmo per pranzo. Mangiammo dei panini che ci eravamo portati saggiamente, prevedendo di non voler uscire dalla stanza.
Nel pomeriggio ci mettemmo a letto come se fossimo una coppia avviata da tempo, in un certo senso "giocando" alla coppia convivente, sognando che quella fosse la camera da letto di casa nostra e non un b&b. Un pò da adolescenti forse, un pò prematuro sicuramente, ma tutto può un innamoramento così bello e spontaneo :) Ci rilassammo fino quasi ad appisolarci, riposando dalle fatiche ruggenti della mattina, facendoci tante coccole. Ci mettemmo a "cucciolare", come dicevamo nel nostro gergo di coppia, un modo per dire che facevamo i cuccioli, coccolandoci teneramente e giocherellando.
Dopo un pò ci venne voglia di una passeggiata. La zona del b&b era una delle più suggestive, in un quartiere di alto livello, e sopratutto vicina al mare. Camminammo nel grazioso viale alberato dove stava il b&b fino a raggiungere il vicino ...
... porticciolo da diporto, dal cui molo si poteva avere una panoramica del quartiere molto bella e romantica. Una passeggiata molto dolce, con pazzia. Ci sedemmo in una panchina sul molo, saranno state le quattro del pomeriggio e non c'era anima viva. Ci concedemmo allora di baciarci un pochino e farci qualche coccola in quell'ambientazione così paradisiaca. La quiete continuava, e pur continuando ad adoperare molta prudenza... abbassai la testa verso Andrea, lui la accompagnava verso il basso con una mano e con l'altra si scostava l'elastico dei pantaloni (stavolta per passeggiare anziché i jeans indossò dei pantaloni di canadese che si era portato per stare più comodo), insieme a quello dei boxer. Tra il piumino invernale sopra e la mano che teneva scostato l'elastico dei pantaloni sotto, nel mezzo svettava il suo uccellone bello duro. Glielo presi in bocca e glielo succhiai a lungo, mentre lui continuava a controllare nel caso arrivasse qualcuno. Quando cominciò a godere e faticava a rimanere vigile, con gli occhi ben aperti, preferì interrompere. Peccato... dopo un pò, passata la foga,ricominciai a succhiarglielo, con una mano aiutavo la sua a scostare meglio l'elastico dei pantaloni in modo da poterla intrufolare a ravanargli le palle mentre continuavo a ciucciare. Di nuovo però, raggiunto un certo livello di godimento fu più prudente smettere. Decidemmo di rientrare nella nostra stanza in modo da poter completare.
Appena arrivati non arrivammo neppure al letto: senza alcun ...