1. Luana - Cap. V Vacanze romagnole


    Data: 29/11/2018, Categorie: Etero Autore: VicentinoGrey, Fonte: EroticiRacconti

    ... proposito. Massaggiò i genitali dell’uomo e guardò attentamente le reazioni del grosso glande, indecisa se affrontare una fellatio o limitarsi alla manipolazione. Fu Luana che ancora con la testa tra le nuvole ruppe gli indugi. Si alzò e si avvicinò con la bocca al sesso ancora luccicante dei suoi umori e lo avvolse tra le labbra, accompagnata da un’inarcata di sopracciglia da parte della madre. Iniziò un lungo appassionato saliscendi lungo l’asta fino a toccare la mano di Marisa per poi reimpossessarsi del grosso fungo che troneggiava sulle loro teste. - Marisa: tua figlia ti ha portato via il giocattolo! Perché non fai nulla per riprenderlo? La domanda dell’uomo era chiaramente provocatoria. La donna capì subito che a lui avrebbe fatto estremamente piacere avere le bocche di una madre e della figlia dedicate a omaggiare la sua virilità. Gli uomini in genere andavano in orbita quando due donne si dedicavano a loro e a lei l’idea non sarebbe affatto dispiaciuta se ci fosse stata una donna diversa da sua figlia. “Ma di cosa mi preoccupo?” si domandò “ormai mi considera la traditrice di suo padre, mi ha visto fare sesso con uno sconosciuto, l’ho lasciato scopare con lei e adesso arriva a toccarmi con la guancia la mano che gli stringe il cazzo”. Avendo in mano la base dell’asta, indirizzò la punta verso di sé e spinse la testa fino a che il membro gli premette la gola. Iniziò un andirivieni rapido e pregnante di lussuria, quasi che avesse voluto assumere il ruolo di educatrice ...
    ... anche nell’arte del sesso orale. Luana rimase francamente sorpresa dall’ingordigia con cui la genitrice sembrava volersi sessualmente cibare della mascolinità che fino a poco prima era in suo potere. Attese che sfogasse la sua bramosia, poi afferrò il membro e lo diresse verso le proprie labbra. - Non litigate, vi prego, siete stupende già così e sarete ancor più apprezzate se vi dividete il giocattolo senza gelosie. Luana imitò la madre nella velocità con cui ingollò il nerboruto organo e quasi ebbe un conato di vomito perché lo spinse troppo in gola. Lo sfilò e lo succhiò più volte fino a che Marisa glielo tolse di bocca per proseguire con l’azione. - Sto per venire. Decidete subito cosa fare del mio sperma – ansimò l’uomo. A quelle parole, Marisa appoggiò le labbra sul glande e iniziò a passarle lungo la vena pulsante. Luana invece spalancò gli occhi e strinse le sue labbra attorno al glande che iniziò a tendersi. Stefano espirò tutto il fiato che aveva nei polmoni mentre fiotti densi e caldi entrarono nella bocca di Luana, stupefacendo ancora una volta la mamma che vide la gola della figlia muoversi per ingoiare il seme maschile. Quando ebbe finito, Stefano prese un braccio di ciascuna e le trascinò verso di sé. Dapprima assaporò il proprio umore dalle labbra di Marisa e poi baciò a lungo Luana, lingua contro lingua. Disfatti dalla fatica e dalle emozioni forti e coinvolgenti della serata, i tre amanti si addormentarono in pochi minuti. (prosegue con "bungalow bollente") 
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