Diario - Racconti Erotici

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... l�hai già fatta, ma io? Ti sei rifiutata di farmi da schiava, fammi almeno da serva. Mettiti le scarpe, che prendi freddo!- Come se non fossi completamente nuda.Mi dà un grembiulino e si siede vicino al tavolo. �Sai che sei carina? Molto carina!-E� inutile, mi ha stregata. Può farmi quello che vuole: e poi mi basta un complimento, che mi sciolgo, il cuore mi batte forte, lo amo, lo amo, lo amo.Prendo il caffè e Lui mi indica la macchinetta da due. Anche di latte, me ne fa versare nel bricco, due porzioni abbondanti. Forse mi consente una vera colazione.Contenta, metto in tavola due tazze, il barattolo di marmellata, taglio delle fette di pane. Lui non commenta, mi lascia fare.Mi sembra che sia in contemplazione del mio corpo, nudo, in movimento. Mi diverto a sculettare e sballottare le tette, per il piacere di farmi osservare. Quando è pronto, verso il caffè e il latte nelle tazze e mi accingo a sedermi su una sedia accanto a Lui.�Ehi, puttanella- Mi apostrofa- Vuoi fare un�altra colazione?-Rimango impietrita, il mio sorriso compiaciuto si spegne.Lo guardo: -Va bene, puttanella, la farai, ma come dico io!-Oh, no! Cos�altro avrà in mente!�Quanto zucchero?-Due cucchiaini, grazie- Rispondo con tono un poco apprensivo: -Vuoi una fetta con burro e marmellata?-Si, grazie.La mia curiosità è presto soddisfatta. Mi fa sdraiare sul tavolo, sulla schiena e mi gira le gambe indietro, le ginocchia vicino alle orecchie, il culo in aria. Mi bacia sulla bocca e mi accarezza le tette.Cerco ...

... di prolungare quel momento. Non so cosa mi aspetta, ma sento che non sarà nulla di divertente. Almeno per me. La posizione espone le mie parti intime, mostra l�eccitazione dei suoi baci, delle tenere palpate. Sento penetrarmi qualcosa nella figa spalancata e bagnata: non sembra la sua mano. Mi preme, mi allarga, ruvida. Non posso vedere. Lui continua a baciarmi con la testa capovolta rispetto alla mia.�Ora la tazza del latte�- Mi dice: -Se è troppo caldo dimmelo- In ginocchio sulle mie gambe �Ugh- Un oggetto, un tubo mi penetra nel culo- Ahaahhh, è caldo, trohooopohooo- Grido.Mi stava versando il caffelatte nel culo. Un altro clistere! Una mania.�Vedrai che si intiepidisce, così poi, potrai berlo, ha,ha,ha- Di nuovo la famosa risatina:-Ora puoi far colazione�.- Mi intima. Mi guardo in mezzo alle gambe: ho una fetta di pane con burro e marmellata, infilata dentro, si vede un pezzo della fetta ovale che spunta dalla mia fessura, chiusa tra i labbri. Mi costringe a cagare il liquido nella tazza:-Ora bevi e mangia, stupidella!- Che schifo.�Vuoi che ti aiuti?- Brandisce la verga.Trangugio il contenuto della tazza d�un solo fiato. Un saporaccio di merda. Mi affretto ad estrarre il cibo dalla figa: viene fuori a pezzetti.�Prova a masturbarti, puttana, forse ci riesci meglio, ha,ha,ha!-Infilo le mie dita svelta a raschiare le pareti e leccarmele. Così facendo, mi tocco, mi bagno della mia saliva: quelle mie manovre, sommate all�umiliazione e alla vergogna��..mi eccitano.E� inutile, ...