1. Diario


    Data: 01/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm

    ... so che sono fuori dal tempo concessomi.Risalgo velocemente e prendere il terzo pendente e poi il quarto e poi il quinto.Ansante, senza fiato, sudata, piena di lividi, arrivo quasi strisciando, per l�ultima corsa:-Dai, che ti aiuto, sono già passati sette minuti! Ne vuoi di vergate, eh?-Mi dice Paolo, mentre mi ficca dentro il sesto pendente: il più grosso e spigoloso.Non ho la forza neanche di guardarlo, di implorare di fermare quel dannato cronometro: gli offro le mie natiche, aprendole il più possibile e corro, senza pensare al dopo. Sento un certo fastidio al culo: certo ho la pelle graffiata, dentro.Davanti a Mirella, l�estrazione è dolorosa: tento di strappare via quell�oggetto: -Mmhmmmhmm!- Un dolore tremendo!�E non esce. Mi accovaccio e spingo, mentre con la mano tiro la catenina. Mi sembra di essere stitica al cesso. Vorrei togliermelo con le dita, se solo potessi raggiungerlo, ma i legacci dei polsi non me lo permettono.E intanto, passano inesorabili i secondi.Mirella nel frattempo ridacchia e mi prende in giro: -He, he, he, che espressioni buffe. Lo sai che avresti un futuro come clown, he, he, he�-E� inutile non riesco ad estrarre quel coso. Ad un certo punto, dopo l�ultimo strattone violento, si stacca la catenina e il prisma rimane dentro: piango disperata e rabbiosa mentre Lui si affaccia sulle scale e grida:-Stop al gioco Deborah, sei fuori tempo massimo!-Mi aggrappo alla ringhiera e mi isso in piedi sconfortata. Lui scende ed esclama:-Sei la solita sega! ...
    ... Non riesci mai a vincere un gioco! Ma lo so, ormai ti conosco. Lo fai apposta perché ti piace farti frustare!Mi piace un corno e non lo faccio apposta. Cioè si, mi piace, ma�.A questo punto non so più cosa mi piace e cosa no. Anche le continue umiliazioni�Non ce la faccio più�.Non ci sto più�Sto per dirglielo, di smettere, di lasciarmi andare a casa�Ma lui mi abbraccia da dietro, mi afferra le tette e comincia a baciarmi, premendo il suo pene da tergo e io mi sciolgo, come una stupida mi abbandono nuovamente alle sue tenerezze.Dopo qualche minuto Mirella sbotta: -Ehi mi lasciate qui legata a reggere il moccolo?-Ma va al diavolo stronza! Sta zitta! Lasciami godere un po� d�intimità col mio amore!-Ma no, non ti preoccupare- Fa lui staccandosi da me: -Vieni Debora, sleghiamo la tua amica.-Mi sgancia i polsi dalla cintura e lo aiuto a liberarla.Risaliamo in camera, ci sediamo sul letto, mi abbraccia e mi bacia nuovamente. Che bello sentirsi amata!Poi domanda a Mirella un suggerimento su quale penitenza devo subire per non aver neanche terminato il gioco.Lei non ci pensa un attimo e sbotta: -Posso renderle pan per focaccia? Ho queste catenelle da petto�.--Fai pure, mi sembra giusto- e mi trattiene le mani, che istintivamente stavano dirigendosi a protezione della parte.Lei comincia con una lentezza esasperante a legarmi le mammelle come un salame, mentre lui continua a baciarmi e a toccarmi con la sua mano in mezzo alle gambe.Mi godo questo momento, mi eccito, mi infradicio. E� ...
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