Diario - Racconti Erotici

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... ora te!- Si rivolge a Mirella che indietreggia preoccupata. Ma Paolo la tira a se dalla gonna e le fa scattare i morsetti sull�orlo alto, in vita.�La solita ingiustizia� penso e guardo Lui con disapprovazione, che mi risponde, accarezzandomi il viso: -Povero mio dolce amore, sei tu la mia schiavetta. Lei è solo una nostra compagna di giochi, non è vero?--Certo!- Fa lei, perfidamente: -Non sono mica depravata come te!-Lui non da peso alle parole di Mirella e continua nella spiegazione del gioco:-Io tengo le estremità dei cordini. Quando dico �Tirare� voi dovete mollare i fili e quando dico �Mollare� voi dovete, invece tirare. Capito?-Tutte e due annuiamo con la testa.Ogni sbaglio è una penalità: chi per prima arriverà a venti, avrà perso.Il gioco inizia: �Tirare, mollare, tirare����. Sarà per la mia stanchezza, sarà per la bravura del conduttore a farci confondere, sta di fatto che colleziono penalità a non finire: molte di più di quelle di Mirella. Tra l�altro, ogni volta che tiro, ho una fitta ai labbri e se poi viene l�ordine di mollare, confusa dal dolore, mollo, invece di mantenere teso il cordino. La mia perfida amica, ad ogni mio errore mi sussurra: -Sei una sega!- Oppure: -Perderai anche �sta volta! Non vali un cazzo!- Mandandomi ulteriormente nello sconforto e predisponendomi a sbagliare di nuovo.Il gioco finisce abbastanza presto e indovinate un po� chi ha perso? Ho collezionato ventidue penalità. Si, perché Mirella me ha contestate due in più, la carina.-Vuoi ...

... subito la penitenza o aspettiamo la fine dei giochi?- Mi domanda dolcemente il mio amore.-Alla fine, alla fine!- Rispondo. Ero stanchissima e il solo pensiero di ricevere altre frustate o cose simili per poi ricominciare a giocare, mi faceva star male.Lui se ne accorge e mi dice: -Facciamo un ultimo gioco e poi tutti a nanna, va bene?--D�accordo- Fa Mirella e io istintivamente, do un bacio a Paolo sul suo petto.Lui mi abbraccia. Oh, com�è bello.-Andiamo giù, al primo piano, che c�è più spazio. E� una variante della coda dell�asino. Non so se lo conoscete. Ho preparato delle sagome. Scusate per il disegno, non sono molto bravo.-Ah, si, quel gioco che bendati bisogna cercare di mettere la coda all�asino nel punto giusto.- Dice Mirella, una volta entrati nella stanza.-Esatto- Prosegue: -Ma qui invece dell�asino sono disegnati due corpi umani: uno davanti e l�altro dietro. Ora a turno vi benderò e dovrete appiccicare queste strisce di carta gommata sulle sagome. State molto attente, perché mi daranno l�indicazione di dove vorrete essere punite. Per prima vieni tu Mirella.-Le mette una benda sugli occhi, la fa girare su se stessa e poi le dà in mano la prima strisciolina. La direziona verso i cartoni e lei arrivata là, punta decisamente verso il basso, sulle gambe. Mica scema l�amica, lo farò anch�io.Così fa anche per le volte successive e solo per le ultime due, Paolo la sollecita a collocarle più in alto.-Brava- Le dice alla fine e sbendatala aggiunge: -Come vedi, hai tre strisce sui ...