Diario - Racconti Erotici

Diario

... natiche e mentre mi giro di scatto per proteggermi, Mirella ne approfitta per capovolgere la situazione.Si siede sulla mia faccia e m�immobilizza le mani, mentre Lui mi tiene ferme le gambe.Mezza soffocata dal sederone dell�amica protesto l�ingiustizia con parole smozzicate e incomprensibili:-Volevi cagarmi addosso?- Mi chiede Mirella, con tono minaccioso:-Nu, nuhuuu- Tento di rispondere.Ora vedremo chi farà da cesso a chi!-Nuhuuuu, piuhuutùuhuu-Sono talmente impotente sotto quella massa di carne, che Mirella può tenermi ferme le braccia con una mano, mentre con l�altra si sfila le mutandine e mi molla una scorreggia in faccia:-Comincia con questa, cesso, ha,ha,ha,ha! Apri e lecca, cesso!- Mi ordina Mirella, mentre cerca di accomodare l�ano sulla mia bocca:-Apri, ho detto!-�E ottiene quello che vuole facendomi urlare: mi afferra le mammelle, le stringe e le tira verso di sé, come fossero manopole. Sono costretta a leccarle il buco in profondità, che si allarga e stringe dal piacere e poi:-Ora beccati questo bello stronzo, cesso!-Ohomhmhmh- Mi riempe la bocca della sua merda, ma:-Ora stai esagerando, Mirella!- Lui la prende per una ciocca di capelli e la tira indietro. Mi libera finalmente da quell�aguzzina. Sputo lo schifoso boccone, tossisco, vomito, ansimante:-Ma che fai?- Urla Mirella: -Lasciami figlio di puttana, mi fai male lasciami!- Lui le immobilizza le braccia, glie le lega ad un mobile e poi anche le gambe: - Che vuoi farmi, stronzo!--Voglio fartela pagare- Le ...

... risponde calmo: -Non dovevi permetterti di maltrattare il mio amore! Debora vieni qui! Come stai? Ti senti bene?- Mi chiede premuroso e poi mi sussurra:-Ora le faremo un bel giochetto: comincia a leccarla in mezzo alle gambe. Quando senti che sta per venire, mi fai un cenno e le spruzzerò un po� di questo succo gelato. Poi tu ricomincerai.Ogni volta le prometteremo di portarla all�orgasmo e ogni volta interromperemo sul più bello-Non gli lascio finire il discorso che sono pronta, la lingua sulla sua figa, ad eseguire la sottile vendetta.�Che dolce punizione!- Fa Mirella, appena sente la lingua bagnarle la fessura. Ma poi si ricrede e all�ennesimo orgasmo mancato comincia a gridare i peggio improperi all�indirizzo di Lui e mio.Paolo le dice che smetteremo la sevizia solo se lei mi chiederà scusa.Pur inviperita e rabbiosa per la complicità innegabile che mi lega al mio dolce e crudele amore, alla fine cede: mi chiede perdono e mi promette di non farlo più.Mangiamo presto, a mezzogiorno. Ho una fame da lupi. Per la prima volta posso stare a tavola normalmente, se si eccettua il fatto che sono nuda.Poi mi fa mettere il mio vestito, senza biancheria sotto e insieme a Mirella andiamo a fare una passeggiata.E� un�altra bellissima giornata di sole.Questa volta, dentro le scarpe non trovo sassolini, ma devo portare io lo zaino. Non so cos�abbia portato.Io e il mio amore siamo davanti, Mirella ci segue.Mentre camminiamo a volte abbracciati, quando il sentiero lo consente, Lui mi spiega che ...