Diario - Racconti Erotici

Diario

... non dovrò temere nulla di cruento, perché vuole che torni a casa tutta intera. Io lo ringrazio, ma sento i postumi delle botte e delle frustate, ricevute il giorno prima. Sono un po� affaticata e Lui non forza l�andatura, guardiamo e commentiamo il bellissimo panorama.Dopo circa due ore di percorso in salita, arriviamo in cima ad una collina, sulla quale c�è un monastero abbandonato.Giriamo attorno e Lui c�invita a visitarlo. Appena dentro sembra tutto buio, poi gli occhi s�abituano e vediamo che siamo in una grande sala: c�è molta polvere; lungo le pareti sono allineati degli inginocchiatoi e in mezzo si trovano cianfrusaglie d�ogni tipo.-Avete voglia di giocare?- Domanda Lui-Si, si, dai- Fa Mirella entusiasta: -I tuoi giochi mi piacciono tanto!--Va bene- Dico: -Basta che non sia troppo cruento�- Metto le mani avanti contro quella stronza, leccaculo. Non le par vero di poter infierire ancora su di me.-Be� il gioco credo lo conosciate: è il nascondino. Facciamo la conta per chi sta sotto.-E chi volete che stia �Sotto�. La conta è una barzelletta, fatta apposta perché capiti a me.Io me ne sto a contare, mentre loro si nascondono, poi mi giro e dicendo �Pronti� mi allontano dalla �Casa� per scovarli. Vedo subito Mirella e corro a nominarla, toccando la �Casa�. Mi allontano di pochi passi e sento da dietro la voce di Paolo che dice: -Libero tutti!-Devo stare sotto di nuovo.Sarà la stanchezza, sarà la mia ingenuità nello stare fermamente alle regole del gioco, sta di fatto che ...

... continuo a stare sotto, tra gli sberleffi di Mirella, che ogni volta che perdo, mi canzona con malignità.-Cosa le facciamo, dato che ha continuato a perdere?- Domanda quella stronzetta a Paolo: -Dovrebbe ricevere una penitenza!-Ma che cazzo vuoi ancora! Non ti basta quello che m�hai fatto ieri e le umiliazioni continue che m�imponi oggi?Eh già,- Le risponde Paolo: -Ci vuole una bella penitenza!-E va fan culo! Speravo di evitare frustate e simili, dato la promessa di Paolo. Ma no, lei vuole vedermi sottomessa, implorare ancora una volta la sua pietà.-Che ne dici di una bella pisciata? Ho un certo bisognino! E non è una punizione violenta- Suggerisce lei.E� proprio una gran figlia di puttana. Vuole ribadire la sua superiorità nei miei confronti con la più grande delle umiliazioni: farle da cesso. E lo sa che è l�unica cosa che proprio non mi piace. Che mi sono sempre rifiutata di fare. Stronza fino al midollo.-Non esageriamo, Mirella. Ha perso solo ad un gioco, non ha mica commesso un grave atto d�insubordinazione!- Poi mi si avvicina e mi sussurra:-Tu cosa proponi?- Sono in grande imbarazzo. Non voglio subire delle frustate, il mio corpo è già troppo provato da quelle ricevute ieri, ma non mi viene in mente altro. Sono proprio una schiava masochista. Mi affido al mio padrone, senza dover pensare, donandomi completamente ai suoi voleri.Glie lo dico, con aria sottomessa: -Non so, mio padrone, fai tu!--Va bene. Ora ti metterai in ginocchio con le mani in testa e percorrerai tutto ...