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Diario
Data: 01/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm
... così, se non quando ebbi il primo amore.Ma ora c'era anche l'aspetto s/m che completava, rendendole reali, le mie più recondite fantasie. Lui mi aveva portato a una serie d�orgasmi talmente sublimi, da lasciarmi in un torpore piacevolissimo ancora adesso, dopo più di un giorno.E nel torpore mi ricordo, sono disposta, accetto tutte le punizioni e le umiliazioni per infinito amore e riconoscenza di poter abbandonare il mio corpo a chi sa manipolarlo meglio di me.Mi preparo qualcosa da mangiare, accendo il computer e mi accingo a guardare la posta.Stava per visualizzarsi il primo messaggio, che squilla il telefono: era Luciano, il mio padrone, ex-padrone, vorrei dire. Immediatamente un brivido mi corre per la schiena: -Un uccellino mi ha riferito che hai trovato un nuovo padrone, congratulazioni!-Porco cane! Paolo deve averlo avvertito subito! Cazzo e adesso che gli dico.-Spero che tu voglia ottemperare lo stesso al tuo impegno o redimere in altro modo le faccende che abbiamo in sospeso. Se non sbaglio mi devi ancora tremila euro, no?- Prosegue con tono minaccioso.Che stronzo: gli devo dei soldi, è vero. Ma erano per spese legali per guai nei quali mi aveva cacciato lui e le sue manie di �Farlo� all�aperto: atti osceni in il luogo pubblico, ripetuti più volte. E infine quella maledetta denuncia per maltrattamenti di animali.Mi fece fare lo spogliarello al parco, davanti a tutti: ma lui era nascosto. Così quando arrivarono i vigili e mi portarono via, non si fece vivo, ...
... lasciandomi sola a spiegare il mio strano comportamento.Quando mi beccarono la terza volta, mi denunciarono e mi diedero una multa salata. Pagai e avvisai Luciano che non volevo più vederlo.Luciano non si diede per vinto: gli piaceva troppo avere un giocattolo come me e non voleva perderlo.Decise freddamente di legarmi a sé col ricatto.Mi chiese insistentemente di vederlo per l�ultima volta e come una scema non solo acconsentii, ma mi vestii come voleva lui.C�incontrammo al parco e lui venne portando un sacco di tela. Ad un certo punto, vide che una pattuglia stava arrivando e scappò via, lasciandomi sola con quell�involucro. La polizia mi si avvicinò: ormai mi conosceva. Indossavo una camicetta semitrasparente e una superminigonna:-Che stai combinando questa volta!- Mi apostrofarono, spogliandomi con gli occhi. Poi guardarono nel sacco.Dentro c�era una povera bestiolina, legata e terrorizzata.Dati i miei precedenti, non mi lasciarono il tempo di spiegare, e così beccai un altro processo e un�altra multa.Non avevo più soldi e Lui lo sapeva. Me li prestò:-A interesse! Ogni sabato sera dovrai venire a casa mia per farci divertire, a me ed ai miei amici, finché non avrai estinto il tuo debito.-E in risposta alla mia espressione tra l�incredulo e il perplesso aggiunse:-Ti consiglio d�essere puntuale perché ti rammento che sono ancora in possesso di quelle fotografie dove tu non fai certo una bella figura. Non vorrai che le veda il tuo capo o la polizia le trovi davanti alle scuole�-Lurido ...