Diario - Racconti Erotici

Diario

... verme, carogna. Mi rassegnai. Non avevo scampo.Sapeva che se ci fossimo incontrati io mi sarei piegata ai suoi voleri con un solo suo sguardo e con quel ricatto mi metteva con le spalle al muro, non potevo negargli di vedermi. Gli chiedo di poterci pensare e lui di rimando dice che mi verrà a prendere all'uscita dal lavoro, venerdì per passare un week-end insieme -Così recuperi sabato scorso. Ti consiglio di prendere dei giorni di malattia, la prossima settimana: non sarò molto tenero con te. Te lo prometto...Aha se poi t�incontrassi per caso per la strada, sarò lieto di offrirti un assaggino di ciò che t�aspetta.-Terrore, panico. Chiudo il telefono. E' un incubo.Vorrei subito telefonare a Paolo, chiedergli aiuto. Ma Lui non abita qui.E poi mi ricaccerei in un altro guaio. Oh cazzo, non ho più neanche Mirella come amica. Non mi fido più di lei. Se le telefono, quella è capace di ridermi in faccia.MARTEDI'Esco di casa con timore. Camminando mi guardo in giro, alle spalle, temendo di vedere Luciano.Tutto fila liscio. Mi concentro nel lavoro in ufficio.Rientrata a casa trovo un messaggio del mio persecutore, che mi ricorda l'appuntamento del venerdì e che purtroppo oggi aveva fatto tardi e per un soffio non ci siamo incontrati.Squilla il telefono. Decido di rispondere. Fosse Paolo?Porca troia è Luciano. Mi promette che mi troverà l'indomani. Non vede l'ora di vedermi.Sul pc non ci sono lettere. Decido di mandare un messaggio d�amore a Paolo. Non posso continuare a vivere così. ...

... Andare alla polizia!�Si, ma chi mi crede! Sono io che ho beccato le denunce e lui che mi ha tolto dai guai: così appare alle forze dell�ordine.Devo scappare, sparire per un po�, finché si dimentica di me. Ma dove vado. Senza un lavoro, senza soldi!Col cuore in tumulto prendo una decisione. Telefono a Lui, il mio nuovo, adorato amore e lo supplico di salvarmi.Sto cercando di spiegargli la situazione, ma mi interrompe e mi chiede di spiegare cosa temo dal mio ex: mi fa descrivere in dettaglio che cosa potrebbe costringermi a fare, anche solo per strada, per punirmi del tradimento.Compiaciuto per l'eccitazione che il mio racconto gli suscita, mi ringrazia e mi loda per l'eccellente recitazione da telefono erotico e mette giù.Disperata e sconvolta decido di richiamarlo.Cambio tattica: gli dico che sono pazza d�amore per Lui (Il che è vero!). Che non posso restare un minuto senza vederlo.Lui resta silenzioso.Allora gli aggiungo che, se mi ospita, farò la brava schiavetta. Che puòdisporre di me come meglio crede.Sono pazza, ma cosa sto dicendo?!Ma poi risento la voce suadente di Luciano: ripenso alla sua violenza gratuita, alla sua voglia di dominarmi e sopraffarmi, di farmi del male e di terrorizzarmi.Sono persa. Mi dibatto in mezzo alle sabbie mobili e più mi agito più mi sembra di affondare.Alla seconda telefonata, Lui mi risponde con tono affabile, che quella settimana ha molto da fare e che non ha tempo di badare ad "una troietta in calore", così mi dice.Io insisto implorante, ...