Diario - Racconti Erotici

Diario

... senza ritegno e vergogna di rinunciare a qualsiasi dignità.Alla fine acconsente. -Ma non farti vedere prima di giovedì- Mi dice: -Te l�ho detto, ho da fare, non sono a casa.-Grazie amore, grazie. Sono salva. La notte sono eccitata e non riesco a dormire per la tensione.MERCOLEDI�Non perdo tempo. Vado dal medico del lavoro. Gli dico che sono esaurita e chiedo dei giorni a partire da subito. Non ci vuole molto per ottenerli: ho una faccia veramente abbattuta. Il mio viso e il mio atteggiamento denunciano il mio stato d�animo psicofisico debilitato e causato dalle sevizie del week-end, le notti insonni e il terrore di vedere Luciano.Chiedo un soggiorno climatico. Paolo abita in riviera. Do anche il numero di telefono, per le verifiche ispettive.Il medico mi consegna il certificato e io lo porto immediatamente in ufficio, in direzione.Sto per andarmene a casa, quando incontro il mio capo. Si fa dare il certificato e mi dice con tono scherzoso:-Ma qui c�è scritto che vai in malattia da domani! Vieni in ufficio, lavativa!-Io divento di tutti i colori. Prima rossa di vergogna, poi viola di rabbia e infine sbianco dal terrore di incontrare Luciano questa sera, all�uscita.Decido di continuare a lavorare fino a tardi. Esco che sono passate le sei da un pezzo.Luciano non c�è. Meno male.Non faccio in tempo a rilassarmi, che sento la sua voce inconfondibile dietro le mie spalle:-Lavorato tanto oggi, he? Vieni che ti faccio rilassare un po�: a casa mia o casa tua?--Ho fretta, scusa, è ...

... tardi, devo andare- Gli rispondo, abbassando lo sguardo e cercando di riprendere il cammino.-Ma dai, ti offro un aperitivo- E mi prende, con forza, sotto braccio.Andiamo in un bar, ci sediamo ad un tavolino. Mentre aspettiamo le ordinazioni mi si rivolge con tono falsamente distaccato.-Ho preparato un prospetto per il rientro del tuo debito�--Ma se lo sai benissimo che sono senza un centesimo!--Leggilo, prima di parlare a vanvera!- E mi schiaffa sotto il naso un foglio dattiloscritto con in fondo lo spazio per firmarlo.Il verme vuole che firmi la mia condanna all�ergastolo. E� una confessione di orribili delitti pedofili, mai commessi, che depositerà da un notaio, corredata dalle famose fotografie. Mi dice che se non andrò ogni sera da lui e non mi comporterò secondo i suoi voleri, porterà la denuncia alla polizia e testimonierà in mio sfavore: -Dati i tuoi precedenti�.Ti lascio dedurre a chi crederanno!-Io firmo subito, ma non metto il mio nome: ci scrivo va fan�culo.Lui non se ne accorge, talmente è tronfio della sua trovata geniale. Piega in quattro il foglio, lo infila in una busta e se la mette in tasca.Beviamo in silenzio.Appena ho finito, faccio per alzarmi, ma lui mi blocca ed esclama:-Che fretta, proprio non ti piace stare in mia compagnia! Ma ti abituerai a me, volente o nolente. E poi cos�hai di tanto importante da fare!--���.- Non so cosa rispondere.-Vieni, andiamo un attimo alla toelette, ho da farti vedere una cosa.-Mi prende per un braccio e senza darmi il tempo di ...