1. Diario


    Data: 01/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm

    ... ribellarmi, mi trascina nel piccolo locale. Qui, fulmineamente, mi immobilizza i polsi dietro la schiena con delle manette e mi caccia, a forza, il suo cazzo in bocca.-Ti conviene fare il tuo dovere, schiava! O te ne pentirai!- Mi ordina e mi tiene la testa premuta sul suo ventre.Sono mezza soffocata dal quel membro che cresce, preme e avanza fino in gola. Mi tiene in apnea per qualche secondo, che pare un�eternità.-Serra le labbra, troia, se vuoi respirare!-Eseguo e lui comincia a scoparmi in bocca vorticosamente. Tra un affondo e l�altro, riesco a mala pena a prendere un soffio d�aria.Dopo pochi minuti, viene esclamando: -Brava, la mia puttanella, brava- E allontana bruscamente la mia testa da sé, facendomi cadere all�indietro, sul water.-Ci vediamo domani sera! Puntuale questa volta, he!--Ma�.Luciano�Le manette- E� inutile, se n�è già andato.Che vergogna! E ora come faccio ad uscire. Cerco di nascondere le mani nelle pieghe del vestito. Raggiungo il tavolino. Mi siedo e con uno sforzo sovrumano, riesco a mettermi il cappotto sulle spalle.Già e adesso? Come faccio a prendere l�autobus: se non timbro il biglietto e, sfortunata come sono, incappo nei controllori�.Vado a piedi.Dopo un bel pezzo di strada, vicino ad una fermata, vedo l�autobus arrivare.Lo prendo, cazzo, sono stanchissima.Tutto fila liscio, scendo e vado verso casa. Ormai il portone è chiuso. Mi accovaccio; tasto nella borsetta e cerco le chiavi. Mi giro e tento di aprire, senza poter vedere la toppa. Vedo che ...
    ... sta arrivando qualcuno. Bene. Apre lui.Ora, il difficile sarà aprire la porta di casa. Sul pianerottolo non c�è nessuno. A quattro gambe prendo la chiave in bocca e la infilo nella serratura, poi di schiena la giro con le mani.Entro. Finalmente a casa.Cerco una lima nella cassetta degli attrezzi. Con uno sforzo tremendo sollevo un armadio, la incastro sotto e comincio a sfregarci sopra la catenella delle manette. Mentre sono intenta in quell�operazione, suona il telefono. Lo lascio trillare, ma poi mi assale il dubbio che potrebbe essere Paolo.Corro, sposto la cornetta sul tavolino, e mezza sdraiata, rispondo:-Pronto, chi è?--Sono Mirella! Non ti sei più fatta sentire, come stai?-Le descrivo in che razza di situazione mi trovo e lei:-Poverina! Vengo subito ad aiutarti. Aspettami, arrivo subito!-Che imbecille, e dove vuole che vada conciata così.Dopo un quarto d�ora, arriva. Suona il citofono. Le apro, schiacciando il bottone col naso. Poi vado alla porta ad aspettarla.-Ma come hai fatto!- Non le avevo detto di Luciano-Eh, sai, lo ho trovate in un cassetto e le ho provate: non credevo che scattassero!- Mi giustificai con aria poco convincente.-Lo so, lo so, che ti piace il bondage! Di� la verità: l�hai fatto di proposito, sapendo che prima o poi avrei telefonato�In questo caso sono disponibile a sostituirmi a Paolo.- E mentre lo dice, mi prende per una ciocca di capelli e mi trascina verso il soggiorno.-Ma che fai, Mirella, sei impazzitaouff!- Mi caccia un fazzoletto in bocca, ...
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