Diario - Racconti Erotici

Diario

... non ci arriva.-Luciano!- Dice indispettita: -Il meccanismo s�è inceppato, non funziona! Sai come farlo riavviare?--Lascia perdere, dai. Lo riavvieremo a casa di Paolo. Là c�è più spazio e vedrai come lo farò funzionare. Ah se lo farò funzionare, he, he, he�.--Lascia perdere una minchia, puttana di una troia- Mi sussurra, chinandosi:-Sono infoiata come una torcia. Ora ti sistemo io!-Infila una mano sotto una sua coscia. Sento le sue dita che s�intrufolano verso il mio petto e �Ahiuu- ha afferrato l�anello del capezzolo. Me lo tira di lato, me lo strattona.Grido, urlo. Un dolore lancinante. Ma non mollo. Ci vuol altro a costringermi a fare ciò che non voglio.Finalmente siamo in prossimità della casa di Paolo, perché sento Luciano che chiede a Mirella dove si può posteggiare.Sono riuscita a non dare soddisfazione a Mirella che mi minaccia: -Per questa volta ti è andata bene, ma appena ti avrò fra le mani pagherai e pagherai salato!--Meglio toglierle le manette, così può portare i bagagli, he, he, he�- Dice lui.Già tanto sono abituata a far da facchina.Mi danno da portare le mie valige e le loro due borse a tracolla. Procedo lentamente, anche per le calzature col tacco altissimo, certo non adatte al percorso.Loro due, leggeri come sono, si divertono a prendere in giro la mia andatura barcollante e lenta. Uff, siamo arrivati.Appena varcata la soglia Lui esclama: -Sempre la facchina fai!- E mi abbraccia.-Ciao Mirella, ciao, piacere, avete fatto buon viaggio?--Magnifico- Dice ...

... Luciano: -Carino qui.-E attrezzato, vedrai.- Aggiunge Mirella. Poso le valige.-Be� già che hai fatto trenta, fai anche trentuno. Portale su.- Mi dice Luciano.Io sto per riprenderle, con rassegnazione, quando Lui, sorprendentemente:-Aspetta ti aiuto.- E ne prende una.A questo punto anche Luciano prende la sua borsa a tracolla e quella di Mirella. Saliamo.Paolo mostra le stanze al primo piano:-Accomodatevi, qui ci sono due camere. Una per te Mirella e l�altra per il tuo amico, oppure state nella stessa? Fate come volete. Al pian terreno c�è un bagno, se volete rinfrescarvi, ci vediamo più tardi. Vieni, Debora.- E saliamo insieme verso camera sua. Appena giunti io lo abbraccio di nuovo. Mi bacia, stiamo così per un po�. Poi mi dice:-Fatti vedere- Io mi tolgo il cappotto:-Mhmm, mica male. Sei proprio bella, sai? Girati? Ma cosa sono quei segni sul sedere! Non ti sarai mica allenata da sola!-Io lo abbraccio e mi metto a piangere. Cerco di raccontargli cosa mi è successo, ma incespico sulle parole, tra un singhiozzo e l�altro.-Calma, calma, amore mio bello.- Mi conforta: -Ricomincia da capo, che non ho capito niente- Mi porge un fazzoletto.Gli narro tutto, di Luciano e di come mi tiene in pugno per la storia dei ricatti; di cosa mi ha fatto e di quello che vuole da me. Di Mirella, della scena a casa mia, del fatto che si è messa in testa di conquistarlo, fino ad arrivare ad oggi e a come mi hanno trattata. Vedo che Lui, man mano che racconto, si allontana da me e quando finisco:-Quindi ...