Diario - Racconti Erotici

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... amo pazzamente��.- E Lui mi abbraccia, in silenzio. La mia testa sul suo petto. Sento il battito del suo cuore.-Mi piaci, sai?- Mi risponde teneramente: -Mi piaci molto!-Idea, sublime idea! Gli propongo di passare insieme il week-end. Così evito di andare alla festa che il mio padrone organizza ogni sabato sera e posso stargli vicino, almeno per due giorni ancora.E Lui: -Sarebbe bellissimo, ma�..- Riprendendo il gioco, col tono severo del padrone: -�..Credi di meritare di venire da me, in casa mia?--���-Lo guardo implorante da sotto in su.-Prima ti presenti come la schiava esperta, che accetta le punizioni e poi urli come una gallina! E poi la tua educazione lascia molto a desiderare e le buone maniere, non sai neanche dove stiano di casa.Ti ho osservata arrivare all�appuntamento, sai? Camminavi malissimo, ma quando stavi ferma aspettandomi, eri ancora peggio. Nessuno ti ha educata a come ci si muove davanti a un padrone? A casa mia, chissà cosa mi combini!-Più mi rimprovera e più mi viene voglia di stare con Lui. Tutto quel che avevo fatto anche su suo ordine mi si rivoltava contro, diveniva una mancanza da punire.-Per non parlare di come ti sei comportata al bar. Meno male che non c�era nessuno. Che vergogna! Come posso fidarmi ancora di te!--Perdonami amore, ops, mi perdoni signore! E� vero sono una stupida presuntuosa. Ma voglio imparare. Le prometto�, Le giuro, sarò brava e ubbidiente- E gli do tanti bacini, discendenti verso il suo bel fallo resuscitato, duro, ...

... desiderabile.�Mi sembra che l�unica cosa che ti riesca bene, sia di fare la puttana!- Mi dice e mi allontana. Mi guarda, come si osserva un oggetto repellente. Ma appena il mio viso si riga di lacrime, sorride e: �Ma certo, amore mio bello, verrai a casa mia, t�invito con piacere-Cavolo questo tipo è bravo a sostenere il ruolo! Ho creduto veramente, per un momento, che non mi volesse�.Ma ora sono felice. Anzi di più, vorrei che fosse già domani, vorrei non vederlo andar via. Dio, quanto lo amo!GIOVEDI� SERAArrivo a casa e prima ancora di togliermi il cappotto telefono a Mirella: -E� stato stupendo- le dico, e con voce entusiasta, le racconto tutto. Be�, non proprio tutto.Lei mi lascia parlare e poi: -Senti Debora, sono contenta per te, ma non era così anche con Luciano, le prime volte? Stai attenta!-La sto per mangiare! Come un uragano le descrivo tutti i pregi di quell�uomo e le dico anche ch�è gelosa e invidiosa. Quando finisco, lei sospira e mi dice: �Dammi il suo indirizzo, il numero di telefono. Non si sa mai. Stai andando da uno sconosciuto�.-Aha ho capito, me lo vuoi fregare�.-Ma Debora! Tu sei pazza-Lo so, scusami, hai ragione.-In effetti Mirella ha ragione. L�amore mi rende cieca e sorda.Mirella è la mia migliore amica. Anche dentro di me una voce mi dice di stare in guardia, ma non voglio sentirla, sono troppo felice, dopo tanto tempo.Alla fine le do il telefono e le dico di raggiungermi sabato pomeriggio. Se ci fossero stati problemi, mi avrebbe salvata o nel peggiore dei ...