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Diario
Data: 01/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm
... casi, avrebbe dato l'allarme. Ottimo.Anche lei è d�accordo e sotto, sotto, sono sicura, è curiosa di conoscerlo.Il mio attuale padrone, o forse dovrei dire ex, mi aveva chiamato, come sempre per una festa nella giornata di sabato.Solo ieri sarei andata, rassegnata, impotente, sbattuta, umiliata, seviziata e trombata da due o tre dei suoi amici.Da oggi, tutto è cambiato. Il mio mondo è Lui��Ma farò bene?��..Chi se ne frega�.Tanto peggio di così��.Voglio tentare la sorte�.E� troppo bello sentirsi innamorate. Cavolo, devo telefonare a Luciano. Gli dico che sto male e che deve rimandare la festa. Se mi crede bene e sennò, amen. Che m�importa��..Non riesco ad addormentarmi. Ripenso a Lui. Mi tocco. Incredibile, mi sgrilletto come fossi una ragazzina. Da quanto tempo non lo facevo?Domani Lui mi viene a prender all�uscita del lavoro. Devo essere già pronta.Mi aveva scritto una lista di cose da portare. In parte me le aspettavo. Me le aveva già chieste durante i nostri giochi virtuali. Conoscevo ormai tutte le sue manie.VENERDI' SERADurante il giorno sono distratta, ansiosa. Guardo l�ora, non passa mai il tempo. Poi finalmente posso uscire.Questa volta faccio ben attenzione a come mi muovo e che posizione assumo, quando sto ferma. So che mi sta osservando e so che mi coglierà in fallo. Il pensare di commettere errori e per questo essere punita, già mi predispone all'eccitazione.E' quasi una novità per me. Luciano mi puniva in quanto schiava.Lui invece è il re delle torture ...
... psicologiche: sono senza vie d�uscita. Mi impone un comportamento da prostituta: se mi rifiuto, mi punirà; se eseguo i suoi ordini, troverà il modo di punirmi lo stesso, per la mia sfrontatezza.Mi vergogno tremendamente a sculettare quando cammino in pubblico. Gli sguardi degli uomini mi spogliano.Eccolo che mi controlla, lo vedo da lontano, dall�altra parte della strada. Mi fa segno di raggiungerlo, ma camminando piano.La vergogna sale alle stelle: quell�andatura da puttana in cerca di clienti, attira l�attenzione di un ragazzino, un teppistello: mi sfiora il culo con la mano facendomi pesanti apprezzamenti. Faccio finta di niente, vorrei correre da Lui, tra le sue braccia, sicura.Quando gli sono quasi di fronte, mi indica di proseguire: io di qua e Lui di là: in mezzo il traffico.Sento di essere seguita: sbircio con la coda dell'occhio...è il teppistello. Avevo lo zaino sulla schiena e una valigia. Accelero il passo. -Ehi ferma, bella signorina, vuole che le porti qualcosa?- Fa il ragazzino. Io in silenzio continuo a camminare. -Ehi sei sorda, bella figona- Ma dov'era Lui. Perché mi lascia da sola?Ad un certo punto mollo la valigia a terra e sbraito: -Lasciami stare, stronzo! Piantala di rompere e va affan�culo�.- D�improvviso, sbucato dal nulla, Lui arriva: -Be�, che è �sto linguaggio da marinaio! Vergognati! E chiedi scusa, subito al quel povero ragazzo!--���.- Rimango esterrefatta.�Avanti! Chiedi scusa!-Il ragazzo incredulo, accetta le scuse e soprattutto i baci sulla guancia che ...