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Diario
Data: 01/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm
... odono le voci dei due uomini, ma non riesco a capire cosa dicono. Staranno mangiando. Ripassano davanti alla porta della stanza dove sono. Se Luciano mi vede conciata così, legata e impotente, per me è finita.No, scendono giù da basso. Ancora voci di Paolo e Mirella. Poi solo rumori. Mi rilasso. Per ora, sembra non vogliano occuparsi di me.Passano almeno due ore. Lo so perché con la coda dell�occhio vedo un orologio sul comodino vicino al letto di Paolo.GIOVEDI� NOTTEQuando Paolo rientra nella stanza mi dice:-Tutto sistemato, amore mio. Ora ti racconto. Ma non rallegrarti più di tanto. Te ne starai lì ancora un po�. Voglio vederti soffrire. Te lo meriti. Se non fossi innamorato di te, t�avrei rispedita nelle braccia di quel porco. Una più stupida e ingenua di te, è difficile incontrarla. E inizia ad accarezzarmi con la punta del frustino. Al passaggio leggero dell�arnese, mi viene la pelle d�oca: indugia sulle natiche, sui fianchi, sulle tette e poi scende verso la figa:-Allarga le gambe, puttanella-Eseguo, rimanendo sulle punte dei piedi. Sento colare i miei umori sulle cosce. Quel coso s�insinua dentro e, malgrado il piercing serri i labbri, non fatica a penetrare, talmente sono bagnata. Non riesco a trattenermi dal mugolare di piacere.-Abbandona la speranza di godere, mia cara. A parte le ferite del piercing, che devono rimarginare bene, la tua bella fighetta farà le ragnatele, prima che sia di nuovo usata. E farò in modo che tu non te la possa nemmeno sfiorare. Non sai ...
... che cosa ho dovuto fare con Luciano per toglierti dalle sue grinfie. Sarai in punizione per un bel po�-Sorrido. Sono felice. E� fatta. Sono libera. Vorrei baciarlo, abbracciarlo, dirgli che lo amo. Che può sottopormi a tutte le sevizie che vuole. Che mi colpisca a sangue con quel frustino. Che mi calpesti: per Lui, per il mio salvatore, sono disposta a tutto.Abbandona l�arnese dentro che lentamente scivola per terra. Io non oso muovermi.Lui si sdraia sul letto e mi contempla. Mi piace farmi guardare.Sento di appartenergli, sento le sue onde d�amore che s�infrangono sul mio corpo e penetrano nella mia anima.Non avverto più dolore o stanchezza, ma un meraviglioso torpore che mi avvolge. Dio come lo amo.-Per la cronaca- Inizia a raccontarmi: - Quando sono sceso, ho trovato Luciano che marcava stretto Mirella. L�aveva bloccata contro la parete, le stava ammanettando i polsi.-Aiuto, Paolo- Mi grida: -Digli che non sono una pervertita come Mirella�--Taci puttanella, credevi d�esser venuta ad una gita di boy scout?- Incalza Luciano: -Vedrai che ci divertiremo, vero Paolo? Dov�è Debora? Non si unisce a noi?--Non ancora- Lui gli dice: -E� in punizione, di sopra! Luciano, dovrei parlarti a quattrocchi se non ti dispiace.--Ma certo, un attimo che sistemo questa qui. Anzi aiutami, si agita come una gatta selvatica!-Paolo non se lo lascia dire due volte. Aveva capito che se era in quel casino, lo doveva a quell�impicciona di Mirella. Le prende le caviglie e glie le ammanetta. Luciano, con ...