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Diario
Data: 01/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Philosm
... Lui mi ordina di dargli. Poi, soddisfatto, mi si rivolge, brusco:-Sbrighiamoci, è già tardi e stai a parlare con degli sconosciuti!- Mi trascina per la collottola verso il suo furgone. Apre il portellone, entriamo.Io vorrei abbracciarlo, baciarlo, ma Lui, freddo, mi lascia con i miei bagagli, dietro: �Ora viaggerai qui da sola, per punizione!�E non fiatare. Che figure mi fai sempre fare. Perché ho accettato di portarti con me! Almeno, hai messo in valigia tutto quello che ti avevo chiesto?-Annuisco.Mi impone di indossare degli occhiali scuri, da saldatore, in modo da rendermi cieca e mi lascia lì dietro, scomoda a rimbalzare, ad ogni scossone, sul pavimento duro del furgone.Le natiche mi fanno male, non riesco a trovare una posizione. Sola coi miei pensieri. Delusa, amareggiata, piango arrabbiata: si, ma con me stessa. Sto andando in un posto sconosciuto con uno sconosciuto, che mi maltratta: sono pazza, completamente pazza.Un viaggio lungo, due, tre ore. Lui si ferma, scende dal mezzo, torna: sento che sgranocchia qualcosa, beve. Anch�io ho fame e voglia di andare al gabinetto. Dietro fa freddo. Questa volta riesco a trattenermi. Spero che mi rivolga la parola, anche per insultarmi. Nulla. Anche quel silenzio è una tortura tremenda.Finalmente l�auto si ferma. Apre il portellone. Non vedo niente. �Hai fatto buon viaggio?- E mi mette una mano sulla spalla. �Si- Rispondo, mentendo, intirizzita e piena di lividi. L�avrei odiato, se non fosse che mi abbraccia e mi bacia. Che ...
... tenero sa essere e quando meno te l�aspetti.�A proposito- Mi mette in mano dei guanti ruvidi, sembrano ricoperti di carta vetro �Ho usato questi per sculacciarti. Volevo dirtelo, per correttezza. Mi sembravi stupita, ieri-Che perfida carogna, ecco perché mi aveva fatto così male: m�aveva scorticata!�E sempre per la cronaca, nella bibita avevo aggiunto un potente diuretico--���..-Non riesco a proferire parole. Divento rossa dalla rabbia.Aveva programmato tutto, fin nei minimi dettagli. Che stronzo!Ma mi era piaciuto, dio se m�era piaciuto. Ero andata all�appuntamento strafottente, ero sicura di trovarmi di fronte un pivellino e invece,���la mia presunzione è stata castigata, non c�è che dire. Questo tizio mi fa paura�ma amo il terrore, mi eccita.Mi aiuta a scendere, a caricarmi lo zaino sulle spalle, mi guida la mano verso il manico della mia valigia: -Vedo che hai una mano libera, aspetta�.!- E mi costringe a portare anche la sua borsa.Così, carica come un mulo, stanca, affamata e cieca, mi spinge da dietro con un bastone o qualcosa di simile: -Cammina, schiava!- Ordina -Più svelta!- Sento la punta di quell�arnese premermi sulle natiche, poi infiltrarsi in mezzo alle gambe, da sotto la gonna. Sono senza mutandine, chiaramente.Cerca di infilarmelo. Io indugio: - Cammina bambolina. Su che è tardi!-E� inutile, sa come prendermi. Nel tragitto dall�auto a casa sua, insultata e derisa, per la goffaggine con cui avanzo, con quel coso in mezzo alle gambe, che si strofina tra le terga, ...