Il servizio fotografico
Data: 24/12/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: verpad
... delicato di Carlo anche se spesso insisteva chiaramente troppo a lungo nel contatto con la sua pelle. Più di una volta, cercando di sistemarle il babydoll per lo scatto seguente, la mano di Carlo aveva sfiorato i suoi capezzoli sensibili, o i glutei o l’interno coscia provocandole brividi lungo tutto il corpo. Più il servizio andava avanti, più Anna sentiva crescere l’eccitazione: forse il fatto di essere al centro dell’attenzione sotto i riflettori come una diva, forse la consapevolezza di provocare una tremenda erezione a suo marito che assisteva lì vicino o forse essere cosciente che Carlo la desiderasse, sia per i continui complimenti espliciti, sia per i contatti rubati fra le mani di lui ed il corpo di lei, ma soprattutto per l’evidente rigonfiamento che insisteva sul davanti dei jeans, ma lei si rendeva conto che il suo corpo stava reagendo contro la sua volontà. Le girava quasi la testa ad ogni contatto con le mani calde del fotografo, il suo sesso era ormai un lago di umori e le procurava scariche di desiderio che faticava a tenere a freno. Avrebbe voluto correre da Pietro, tirargli fuori il membro che sicuramente era di marmo e cavalcarlo fino all’orgasmo; ma doveva resistere e cercare di dissimulare quei pensieri.
Anche ai due uomini era evidente lo stato di agitazione di Anna e percepivano il suo sforzo nel mantenersi calma, ma il suo respiro affannoso non lasciava dubbi sulla sua eccitazione.
“Anna, se te la senti vorrei provare qualcosa di più…diciamo ...
... erotico?” provò a proporre Carlo approfittando della situazione. “Ad esempio: potresti abbassarti le mutandine fino alle caviglie? Tanto stai tranquilla che il babydoll ti copre tutto”
Anna, quando aveva accettato la proposta di Pietro, era cosciente che non sarebbe stato un servizio fotografico standard, ma che avrebbe dovuto concedere qualche ripresa più “esplicita”, ma fra il dire e il fare… lei non si era mai spogliata davanti a nessuno che non fosse suo marito e ora un estraneo le stava chiedendo di togliersi le mutandine! Ma non poteva e non voleva fermarsi proprio ora, così prese coraggio e, sollevato l’orlo della sottoveste, sfilò il perizoma chinandosi e calandolo fino alle caviglie e restando in piedi con le gambe leggermente divaricate. Era stato un movimento talmente lento e sensuale che i due uomini si accorsero di aver trattenuto il fiato solo quando lei si era rialzata fissando Carlo come sfidandolo. Che visione erotica quella bellissima donna coperta solo da uno svolazzante pezzettino di stoffa rossa, in piedi con le braccia incrociate sotto i seni.
Carlo cercò di riprendersi e iniziò a scattare fotografie da ogni angolazione, sfruttando anche il gioco di luci per far emergere in trasparenza il profilo del sesso nudo di lei. Quelle mutandine abbassate erano un tocco erotico incredibile, lasciavano intendere un messaggio sensuale di disponibilità e la fantasia degli uomini volava…
Gli scatti proseguirono con lei seduta prima sul divano con i piedi a terra, ...