033 - La famiglia adottiva e la porca di mamma Cinzia
Data: 22/01/2019,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Autoerotismo
Gay / Bisex
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... i peli del pube. I due non si erano nemmeno accorti della mia presenza ed io mi avvicinai alla porta per uscire, ma poi cambiai idea, più silenziosamente possibile, ritornai sui miei passi. Mi avvicinai a loro e tirai fuori dai pantaloni il mio cazzo, poi infilai la mano destra fra le gambe aperte di Bruno e gli presi in mano le grosse palle. Si voltò di scatto e mi vide, mi sorrise e poi, come se nulla fosse, si rimise a lavorare di buona lena con il grosso e lungo cazzo nero. Il membro di Bruno dapprima molle al contatto della mia mano si era indurito, io mi tolsi i calzoni e mi inginocchiai sul letto dietro di lui. Lo insalivai per bene penetrandolo con un dito, lui non fece alcuna obiezione e lasciò fare. Anche quando la mia cappella si fece strada dentro al suo culo, non si lamentò, anzi usando entrambe le mani si allargò per bene le chiappe. Lo inculai a fondo e lo segai passandogli una mano davanti. La sua sborra mi riempì la mano destra e colò sul copriletto, io mi portai alla bocca la sua densa crema e la leccai ingoiandola golosamente. Sentii Bruno annaspare con il cazzo in bocca e compresi che Mohamed aveva provveduto a sborrargli in bocca. Un brivido mi percorse il corpo, quando mi sentii sfiorare la schiena. ...
... Mi voltai di scatto e dietro di me, mamma Cinzia mi accarezzava la pelle del dorso per scendere fino alle natiche. Arretrai il bacino e il mio cazzo duro e impennato fuoriuscì con un sonoro plop dal culo di Bruno. Scesi dal letto e mi misi in piedi e lei, la mia Dea, si accucciò davanti a me e me lo prese in bocca, tenendomi le palle in mano me le stringeva dolcemente e mi ingoiava il cazzo fino a farselo penetrare in gola. Non riuscii a trattenermi a lungo e dopo pochissimo tempo, schizzai tutta la sborra che avevo nei coglioni, dentro la sua bocca accogliente. Lei me lo pulì per bene, e lo munse per raccogliere le ultime gocce di liquido che fuoriuscivano dal meato. Si sollevò e mi accarezzò il viso, mentre le mie mani insaziabili si infilavano sotto la camicetta ad accarezzargli il seno. Lei mi allontanò dicendomi che purtroppo di là avrebbero notato la nostra assenza. Si sistemò la camicetta, mi posò due dita sulla bocca e se ne andò. Anche io e gli altri ci risistemammo gli abiti addosso e uscimmo per raggiungere l'allegra comitiva in sala.La festa continuò fino a notte inoltrata e molte altre situazioni si verificarono quella sera���Nel prossimo racconto se ne vedranno delle belle����.Buon sesso a tutti Ombrachecammina