1. Rosso vermiglione 2


    Data: 04/02/2019, Categorie: Etero Autore: Maliziosa360

    ... farmi aprire le cosce brutto bastardo, ma tanto era giusto così, io avevo voluto quel maschio, io avevo bisogno di un tipo così in quel momento, dunque perché essere gelosa . . . mica devo sposarlo, ma nemmeno mi ci devo innamorare no? . . . Ma come si fa, siamo fatti di emotività, di fastidi, di esaltazioni, di cadute verticali, di attimi fuggenti, di pensieri inconfessabili, di abilità inespresse e represse . . . “Molto appariscente quella bionda eh caro? Ti piace?” . . . Non ce l’avevo fatta, era stato più forte di me, la tentazione di estorcere una risposta pericolosa con il pretesto di far esplodere un incendio era arrivata, se ora mi dice di sì mi alzo e lo lascio qui da solo sto stronzo . . . ma al tempo stesso mi davo della stupida, non dovevo farlo, non farmi vedere gelosa, avrei rafforzato il suo narcisismo maschile . . . “No, mi sembra molto costruita, ma forse quando si spoglia perde il 50% del suo attuale appeal” Questa fu la sua risposta che mi lasciò di sale, si era disimpegnato davvero bene il ragazzo, mi aveva subito riconquistata, sorrisi . . . “Be, avevo notato che le avevi lanciato uno sguardo che . . . “ Ma ancora lui guadagnò punti:”Be, si, per esempio ho notato che il tuo fondoschiena è nettamente più attraente di quello in dote alla signorina . . . “ Chissà se era sincero, chissà se era così bravo nel raccontare bugie, però quelle risposte erano perfette, mi avevano tranquillizzata, mi sentivo ora più ben disposta rispetto a pochi attimi fa, ripresi ...
    ... il pasto con serenità, al diavolo quella bionda provocatrice. Terminammo il pranzetto e riprendemmo l’auto per farci un giro nei paraggi, di fronte a noi una meravigliosa pineta di conifere, poco più distante un chiosco di panini e bibite, la vallata si apriva davanti a noi, la natura prendeva il sopravvento davanti ai nostri occhi, parcheggiammo e si continuò a piedi fin dentro la pineta, profumi di fiori, cicale gracchianti e squarci di sole entravano fra i rami per illuminare angoli dimenticati, rocce sgretolate, un ruscello con una piccolissima cascatella che irrorava l’aria di suoni bagnati scroscianti, che meraviglia. La macchia verde che stava dinnanzi a noi ci aveva zittiti, troppo bello guardarsi intorno, ammirare la rigogliosa vegetazione ebbra di piccoli rumori di sottofondo. Ma il nostro silenzio fu ingannevole per una non giovanissima coppia in cerca di intimità avvolta nella natura, come dar loro torto? Tutto avvenì all’improvviso, eravamo su un costone e bastò guardare appena sotto di noi per scorgere fra le frasche di alcuni alberelli i due protagonisti i quali ignoravano di essere da noi notati proprio per la prospettiva a noi decisamente più favorevole. Mi voltai verso di lui . . . “Che si fa? Ci guardiamo un filmino porno dal vivo oppure ce ne andiamo?” Lui sorrise e capii che lo intrigava, ma forse temeva che la cosa desse fastidio a me, così . . . “Ok, fermiamoci qualche minuto e vediamo che fanno” Ci si appoggiò alla roccia del costone e iniziammo il ...
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