1. Il collega albanese 2 - la vendetta di adan


    Data: 05/02/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: 85bisexcouple

    ... Adan. Ma lui mi interrome.
    
    «Tu un cazzo! Tu sei uno stronzo come tutti quelli della tua razza di merda! È da quando sono piccolo che mi sento insultare, trattare male, trattato come uno di serie B perchè sono albanese. A scuola, a calcio, al lavoro. Ovunque. Siete tutti uguali! E adesso tu la paghi per tutti! Con tutta la merda che ho dovuto ingoiare in 20 anni stando zitto, adesso la faccio letteralmente ingoiare a te!»
    
    «Ma io... Io ti ho sempre trattato bene...» cerco di giustificarmi.
    
    «Tu mi tratti bene perché hai una cotta per me, finocchio! Ti ho sentito quando parli di rumeni, o sudamericani, o slavi. Sei un razzista come tutti gli altri. Non mi prendi per il culo!»
    
    Queste parole mi feriscono provocandomi il dolore di una pugnalata al petto. Rifletto e mi vengono in mente frasi e battute a sfondo razziale alle quali ho riso o che io stesso ho detto nel corso degli anni. Non mi reputo razzista, ma forse lo sono. Anche ripensando a stamattina, ricordo di aver pensato che nessuno mi può trattare male, men che meno un albanese! Adan mi tiene in scacco ora... E sembra intenzionato a rifarsi su di me per tutte le angherie subite.
    
    Si alza... Ringrazio i miei santi che ha finito... Ma non è così:
    
    «Lì ne è rimasto un pezzo... Mangialo!»
    
    Lo prendo fra le dita e, ricacciando i conati, lo ingoio. Lui ride, e poi mi intima di sciacquarmi la bocca. Io cerco di rialzarmi e di avvicinarmi al lavandino, ma lui mi blocca:
    
    «Cazzo fai? Io qui mi ci lavo i ...
    ... denti!»
    
    Guardo il bidè... No, lui mi indica la tazza:
    
    «Infila la testa li dentro e sciacquati con l'acqua del cesso».
    
    Ormai sono completamente avvinto. Non provo neppure a protestare. Mi inginocchio vicino alla tazza e infilo una mano per portarmi l'acqua alla bocca...
    
    «Oh, allora sei ritardato! Non con la mano! Ti ho detto di infilarci la testa». Adan è spietato e mi schiaccia la testa nel wc.
    
    Ubbidisco e inizio a sorbire l'acqua dalla tazza. Adan si piazza alle mie spalle.
    
    «Bevi e non muoverti!» mi ordina.
    
    Non so cos'abbia in mente, ma un attimo dopo lo capisco. Adan mi sta pisciando sulla nuca, sta usando il suo wc con la mia testa conficcata dentro. Il suo piscio è caldo e si va a mischiare con l'acqua che sto bevendo, colorandola. Il flusso si interrompe... Uno, due schizzetti che mi bagnano le spalle. Adan abbassa la tavoletta e me la preme sulla testa, provocandomi dolore. La mia fronte, il mio naso sono premuti contro la ceramica del wc, e Adan tira l'acqua, ridendo.
    
    «Dai, esci da li, merda!»
    
    Me ne tiro fuori, e trovo Adan di nuovo col cellulare in mano che mi riprende...
    
    «Devi ancora pulirmi il culo. Dai, sbrigati!» mi dice appoggiandosi con i gomiti al mobile del bagno con le gambe un po divaricate e mostrandomi i suoi glutei. Penso che è la stessa posizione che ho assunto io ieri mentre lui mi sodomizzava.
    
    Mi avvicino e gli lecco il buco del culo, ancora sporco di merda. Lo lecco a fondo, ripulendolo e inghiottendo la mia saliva. Ho lo ...
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