1. Violentata in caserma


    Data: 22/02/2019, Categorie: Trans Autore: claudia_cross, Fonte: Annunci69

    ... ed accendersi la luce attorno a me.
    
    I passi si avvicinavano ma io non potevo vedere cosa stesse succedendo perché ero bendata.
    
    Quando il rumore dei passi si fece così nitido da farmi intuire che l'uomo era praticamente addosso a me, e quando ebbi conferma di questa presenza dal rumore dei vestiti, allora tirai la testa all'indietro, spalancai la bocca e tirai fuori la lingua.
    
    “Brava cagna, hai capito come devi comportarti”
    
    Era la voce di Mario. Fui premiata dal suo sputo che mi riempì la bocca.
    
    Quindi mi prese per le braccia, mi tirò su, mi costrinse a chinarmi di nuovo sul tavolo e stavolta mi infiò il suo grosso cazzo nel culo con un solo colpo secco.
    
    Mi inarcai e gemetti di dolore e di piacere.
    
    Le sue mani si strinsero attorno al mio collo mentre mi sfondava con colpi violenti.
    
    “Adesso puoi parlare, puttana”
    
    Non aspettavo altro: le mie parole uscivano a intervalli sotto i colpi del suo cazzo che mi faceva inarcare dal dolore.
    
    “Fottimi, ti prego”
    
    “Più forte, ti prego”
    
    “Sfondami”
    
    “Si, ancora, ti prego”
    
    “Più dentro”
    
    “Più forte”
    
    “Ancora”
    
    “Stuprami”
    
    “Dammi ancora cazzo, ti prego”
    
    “Cazzo cazzo, voglio cazzo!!!”
    
    Venni sfondata violentemente, il suo cazzo mi fu infilato profondamente e prepotentemente fino a che le sue palle non urtavano tra le mie natiche.
    
    Più cazzo mi dava e più ne volevo.
    
    E lui me ne diede tantissimo.
    
    Mi scopò a lungo, sculacciandomi, insultandomi, lasciando colare la sua saliva nella mia ...
    ... bocca vogliosa anche mentre mi fotteva.
    
    Poi mi fece sollevare e mi fece stendere con la schiena sul tavolo, quindi mi fece mettere con la testa penzolante fuori dal bordo, infine mi infilò la sua nerchia direttamente in gola.
    
    Riprese scoparmi la bocca per un po', quindi sfilò il suo cazzo dalla mia bocca e disse: “Puoi dirmi soltanto una cosa.”
    
    La mia risposta fu: “Dammi la sborra, ti prego”, quindi spalancai la bocca, in attesa.
    
    Mario mi infilò nuovamente la sua nerchia in bocca e riprese a stantuffarmi dentro la gola.
    
    Dopo un po' iniziò ad avere degli spasmi, capii che stava per venire. Sfilò il cazzo dalla mia gola e iniziò a masturbarsi.
    
    Io spalancai la bocca e tirai fuori la lingua, in attesa del mio premio.
    
    Dopo qualche istante ricevetti un abbondante fiotto di sperma direttamente in gola, e poi sulla lingua, nel naso, sulla faccia. Lo sperma era davvero tanto, denso... buono!
    
    Per qualche secondo lasciai che lo sperma mi riempisse la bocca, riempiendomi del suo sapore. Avrei voluto tenermelo lì per sempre. Poi deglutii, ingoiando quella meravigliosa crema dolce e densa. Quindi mi leccai le labbra per raccogliere quella che si era depositata sulla mia faccia.
    
    Mario i fece sollevare, mi fece rimettere in piedi, quindi mi girò e mi liberò dalle manette.
    
    Mi tolsi la benda dagli occhi e provvidi a ripulirmi la faccia dalla sborra che ancora mi colava sulle guance.
    
    Lo guardai, vidi che mi guardava. Mi inginocchiai davanti a lui e mi dedicai a ...