01 - la prima volta
Data: 26/03/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: samantho91
... spingevo, volevo accarezzare i suoi capelli (perfino quelli erano provocanti, belli sbarazzini), una specie di coccola per trasmettergli il mio apprezzamento per quel trattamento caldo e piacevole che mi stava dedicando.
Dopo un pò, proprio quando iniziavo ad avvertire i primi fremiti di un orgasmo che cominciava a prepararsi, si stacco dal mio cazzo e, dopo qualche veloce leccata alle mie palle, tornò su mettendosi inginocchiato sopra di me, una gamba da una parte e una dall'altra, portando il suo cazzo all'altezza del mio viso. Fu molto delicato in questo momento particolare: non me lo schiaffò in faccia, si presentò davanti ma un pò distante, le sue chiappe sfioravano la mia pancia. Fu in quel momento che per poco non mi venne un colpo...
...non poteva essere vero...
...quel cazzo era...
...ENORMEEEEEEE!!!!!!!
Porca miseria!!!!! Quando si tolse le mutande e lo vidi grande poco più del mio, diedi per scontato che anche il suo fosse già in erezione... e invece no!! Il mandrillone era ancora a riposo. Evidentemente gli è diventato bello duro durante il pompino che mi ha fatto! All'anima, quel bestione era sui 23 centimetri abbondanti, e largo il doppio del mio come minimo.
Lo guardai con occhi sgranati, lui sorrise compiaciuto. Chiaramente si aspettava quella mia reazione. Non disse niente, lasciò che mi abituassi a quella scoperta. Lo presi in mano: era talmente grosso che la punta dell'indice non chiudeva a toccare quella del pollice, e di parecchio. ...
... Avete presente la bomboletta del gel da barba gillette? Ecco, aggiungete altri tre centimetri in lunghezza e un altro in diametro e avrete un'immagine realistica del batacchione del mio Andrea. Hai capito il ragazzetto esile, che mattarello che tiene tra le gambe!! Il suo da moscio è più grande del mio in erezione!!! Dopo un pò che glielo stavo toccando, Andrea lentamente cominciò ad avvicinarsi alla mia faccia. Pur se con dolcezza stava cominciando a manifestarmi il desiderio che io ricambiassi il lavoretto di bocca. Non mi sentii messo sotto pressione, sia perchè comunque fu davvero molto graduale e cauto nell'avvicinarlo alla mia bocca, sia perchè io comunque nei giorni precedenti gli chiesi, essendo io vergine e inesperto in tutto, di guidarmi un pò, sia nei baci e nelle coccole sia a maggior ragione nel caso fossimo andati oltre. Lui molto attentamente e con tantissime premure nei miei confronti stava semplicemente facendo ciò che gli avevo chiesto: svezzarmi.
Aprii la bocca molto volentieri e cominciai a succhiargli il cazzone. Succhiavo avanti e indietro, e come per i baci in un attimo mi fu del tutto naturale prendermi in bocca quella bega gigantesca. Ormai me lo stavo piantando in bocca piuttosto avidamente, facendo roteare la mia lingua intorno alla sua grossa cappella, stuzzicando il frenulo, poi affondavo il più possibile e nel farlo la lingua strusciava la sua lunghezza.
Andrea godeva rumorosamente ed aumentò il ritmo della succhiata cominciando a muovere ...