Le dimensioni contano
Data: 10/04/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Elisic
... equivoci e non molto igienici. Parcheggiarono davanti alla stanza e dovette apprezzare la riservatezza che garantiva, infatti nessuno poteva vedere chi scendeva dal furgone e loro non potevano vedere gli altri. Entrati in camera notò che era arredata con gusto ed emanava odore di pulito, lui la spinse dentro accompagnandola con una mano sul sedere e appena chiusa la porta la abbraccio da dietro cingendola in vita e baciandola sul collo. Poteva già sentire la consistenza del cazzo di Michele sul suo sedere le mani di lui che dalla vita risalivano fino ai seni, non riusciva a stare ferma, si strofinava su di lui per sentirlo meglio, lui le sfilò il vestitino dalla testa e lei si girò verso di lui, lui resto senza fiato, con quel completino era uno spettacolo, restò un attimo ad ammirarla i seni sorretti dal balconcino, i capezzoli turgidi che sporgevano, lo striminzito triangolo di pizzo che copriva il sesso e non si poteva togliere dalla mente la fugace visione del filo del perizoma che spariva tra quei splendidi glutei. Quasi si strappo la camicia di dosso, lascio scivolare a terra i pantaloni e si sfilò i boxer. Anche lei si fermo un attimo ad ammirarlo, alto muscoloso, emanava mascolinità e poi quello splendido cazzo che svettava in mezzo alle gambe già duro ed eretto. Allungò la mano e senza alcun pudore lo prese e lo guidò verso il letto come un cagnolino al guinzaglio. Si sedette sul bordo del letto e comincio a baciarglielo e leccarlo, mentre le accarezzava le ...
... palle grosse e piene e allungò un ditino tra le gambe fino a stuzzicargli il buchino, lui le accarezzava la testa e le imponeva il ritmo del movimento. Dopo un tempo indefinito in cui nessuno dei due avrebbe voluto smettere lui la fece sdraiare sul letto si inginocchio ai suoi piedi, e comincio a baciarla partendo dai piedi, dopo averle sfilato le scarpe e risalendo lungo la caviglia il polpaccio, il ginocchio sia la parte anteriore che la cava dietro, poi lungo l’interno coscia fino quasi a raggiungere il suo giardino segreto, ma quando lei fremente si aspettava di sentire la sua lingua attraverso il sottile pizzo delle mutandine lui decise di torturarla ricominciando dall’altro piede e risalendo di nuovo riservando lo stesso trattamento all’altra gamba. Lei aveva allargato le gambe per dargli più accesso e farsi baciare l’interno coscia che adorava, ormai c’era quasi, la stava baciando li dove la coscia si attacca all’inguine sentiva il suo caldo respiro sul suo sesso ma ancora una volta lui decise di prolungare la tortura. Saltò il suo fiore proibito e cominciò a baciarla sul ventre risalendo verso i seni, li raggiunse e comincio a mordicchiarli e succhiarli, i capezzoli erano turgidi e si sentiva vergognosamente bagnata. Adesso però in questa posizione poté raggiungere il cazzo di lui e stringerglielo in mano, dio mio era duro come il marmo, non lo aveva mai sentito cosi, la stava torturando ma stava torturando anche sé stesso, immaginò cosa sarebbe stato il momento della ...