Il suo nome è olivier, parte iv
Data: 06/05/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LoScrittore91
... Kevin sorridendo.
- È fidanzata -, risponde Olivier.
Sono una calamita per i ragazzi neri? Devo ammettere però che questo Kevin sembra proprio un bel ragazzo, anche se preferisco di gran lunga Olivier.
Kevin si trattiene con noi, togliendomi la possibilità di parlare con Olivier della nostra relazione. Mi fa molte domande, probabilmente incuriosito della mia presenza lì, in quell’ambiente prettamente legato al mondo del calcio. Gli dico che sono di Roma e, quando ci chiede come ci siamo conosciuti, io e Olivier diciamo la verità omettendo però la nostra relazione segreta. Kevin è simpatico, spigliato, riesce a mettermi subito a mio agio. Comincio a fargli qualche domanda, scoprendo che lui e Olivier hanno giocato insieme in Francia, addirittura due anni fa. Da come scherzano, e dalle battute complici, capisco che sono molto amici, quasi fratelli, un po' come me e Virginia.
- Ti va di spostarci dentro, così ti offro qualcosa da bere -, mi dice Kevin.
Ormai ci sta provando, è palese. Olivier in tutto ciò non sembra geloso, anzi, dall’espressione pare addirittura compiaciuto. La cosa mi infastidisce, è come se non fosse interessato a me.
- Va bene-, rispondo a Kevin avviandomi verso la porta di legno semi aperta.
Loro mi seguono, rimanendo qualche passo indietro a me.
- Guarda che culo che c’ha, me la farei proprio -, sento Kevin che parla a bassa voce con Olivier, per sua sfortuna ho un ottimo udito. Sorrido tra me e me, soddisfatta del complimento ...
... ricevuto, merito soprattutto del vestito decisamente attillato.
Finalmente entriamo dentro casa, ritrovandoci in una stanza illuminata, ampia ma soprattutto colma di persone. La musica è forte ma allo stesso tempo piacevole, voltandomi noto la postazione dj collocata in un angolo della sala. Kevin e Olivier mi fanno strada fino ad un lungo bancone di legno, sistemato in fondo all’ambiente. Sopra ci sono tutti gli alcolici che una persona può desiderare, almeno una trentina di bottiglie tra whisky, amari ed altro. Dopo qualche secondo mi accorgo che a servirli è un ragazzo impiegato dietro al bancone, una sorta di barman improvvisato. Un cartello ci avverte che ogni cocktail costa 5 euro, una cosa un po' anomala per una festa privata.
Dovrei guidare per tornare a casa ma Kevin è molto insistente, vuole offrirmi a tutti i costi un cocktail. Alla fine prendo un Margarita che, a mia sorpresa, si rivela più forte del previsto. Scambio qualche parola con Olivier mentre Kevin è impegnato a salutare un suo amico, purtroppo non ho occasione di affrontare i discorsi che avevo in programma. Scherziamo, ridiamo, alla fine Olivier mi convince a bere un secondo cocktail offerto sta volta da lui. Un altro Margarita, nonostante la forte musica mi sembra di sentire Olivier che chiede al barman di farlo “molto alcolico”. Ma è pazzo? Come ci torno io a casa? Kevin si riunisce a noi ma, tra i tre, solo io sembro quella che comincia ad avvertire i primi sintomi dell’alcool. Rido senza senso, ...