Il suo nome è olivier, parte iv
Data: 06/05/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: LoScrittore91
... faccio battute stupide e come se non bastasse la testa inizia a girarmi come se fossi in una lavatrice.
- Hai mai fatto una cosa a 3? -, mi domanda Kevin sorridendo, mentre la musica ci avvolge come un uragano.
- Cosa? -, domando scoppiando a ridere.
- Sei mai andata a letto con due ragazzi? -, mi riformula la frase.
Passo una mano fra i capelli, rimanendo con un sorriso da stupida.
- No, mai, perché me lo chiedi? –, mi informo.
I due ragazzi si lanciano un’occhiata e subito dopo scambiano un paio di parole in una lingua incomprensibile, potrebbe essere francese ma la musica mi impedisce di capire.
Olivier mi guarda, riconosco quel sorriso malizioso.
- Avevamo una mezza idea -, mi dice.
Ho bevuto, ma ancora ragiono perfettamente. Probabilmente, se non avessi bevuto quei due Margarita, adesso avrei dato uno schiaffo ad Olivier e sarei andata via seduta stante. L’avrei presa come un’offesa. Non so se dare la colpa all’alcool o alla litigata con Riccardo, fatto sta che la proposta mi stuzzica inaspettatamente. Sono pazza di Olivier, Kevin è un bel ragazzo ma soprattutto sarebbe la mia prima esperienza a tre.
Sono combattuta, però intanto che ci penso stuzzicarli non mi costa niente.
- Che idea? -, domando ai ragazzi sorridendo maliziosa.
- Che ne dici di fare una scommessa? -, domanda Olivier.
- Del tipo? –
Interviene Kevin, il quale è al terzo cocktail. – Sta giocando Italia – Francia. L’Italia avanti 1-0 alla fine del primo tempo. Se ...
... vince la Francia vieni a letto con noi -, mi spiega il ragazzo sorridendo.
Non capisco molto di calcio. So tuttavia che un tempo dura 45 minuti, che l’Italia è abbastanza forte e più di ogni altra cosa che la Francia ha pochissime possibilità di ribaltare il risultato. Mi sembra una scommessa stupida, vinta in partenza.
L’idea di avere una minima possibilità di finire a letto con i due mi eccita, comunque sia so che accettando sarò in una botte di ferro.
- Va bene, tanto la Francia non vincerà -, rispondo scoppiando a ridere.
Lasciamo la scommessa lì, sospesa, affrontando discorsi decisamente più leggeri. Kevin di tanto in tanto controlla il telefono, ansioso di vedere il risultato. Io prontamente chiedo ricevendo sempre la solita risposta, “ancora 1-0”. Passa mezz’ora e, durante una delle tante occhiate al telefono, Kevin fa un sorriso a trentadue denti.
- Ha pareggiato la Francia, gol di Benzema -, ci informa sorridendo. Non so chi sia questo Benzema, so solo che mi ha appena procurato un colpo al cuore.
- Vabbè quanto manca alla fine? -, chiedo diventando improvvisamente seria, la paura comincia a farsi sentire ora che la botte di ferro è scomparsa.
- Un quarto d’ora, più il recupero -, risponde Kevin.
- Vado a fare una telefonata, torno subito -, dico ai ragazzi cercando uno dei bagni della casa. Prendo il telefono dalla borsetta e chiamo Riccardo, mi sudano le mani dall’ansia.
- Amore, ho appena finito di giocare. Scusa per oggi sono stato uno ...