04 - vieni... da me - Racconti Erotici

04 - vieni... da me

... decisione. Una volta ben penetrate, cominciò a muoverle e rotearle dentro. Quel trattamento, unito alla sega che mi stava facendo, mi fece venire rapidamente. Non pensai minimamente, così ai buio, a scoprire la pancia per non sporcare il pigiama. Chissà dove cadde. Quando finii di venire si sfilò dal mio culo e tornò ad accucciarsi vicino a me, cingendomi con un braccio. Io mi risollevai i pantaloni e mi rimisi a dormire, senza pulire la mia sborra. L'indomani mattina avrei messo a lavare pigiama e lenzuola, ormai il danno era fatto. Facemmo l'amore così, senza dire una parola. Manco una sillaba, sentimmo solo il frusciare delle lenzuola e i nostri respiri. Una volta terminato ci riaddormentammo, senza una parola così come ci eravamo svegliati. Fu singolare e molto eccitante questa particolarità. La mattina dopo lui dandomi il buongiorno mi chiese:

"Piaciuto lo spuntino notturno?"

"Mmmmm molto amore mio, ma quanto sei premuroso". Ci facemmo una risatina insieme, poi lui cogliendomi di sorpresa cominciò a farmi il solletico ben sapendo che non posso assolutamente resistere. Se fossi il Presidente degli Stati Uniti, basterebbe farmi il solletico per ottenere da me qualsiasi cosa: bombe nucleari, guerre, missioni spaziali... :D fortunatamente sono soltanto un semplice ragazzo gay perdutamente innamorato del suo uomo, perciò l'unica cosa che quel solletico fece ottenere da parte mia fu una lunga scopata (che in effetti anche quella può essere considerata una missione spaziale, visto che lui ha un razzo tra le gambe ed ogni volta che lo aziona io vedo le galassie da quanto godo :D) e tante coccole cucciolose per darci il buongiorno. Poi mi vendicai con una battaglia di cuscini, adoravo fare i leoncini che giocano ad azzuffarsi: tanto perdevo sempre io (e volentieri!!!) perchè la parte migliore era quando lui vinceva... MI vinceva ;-).