1. Io Sono Elbe |11| La Singolarità


    Data: 23/06/2019, Categorie: pulp, Autore: Cigno

    ... Andai sott'acqua, sperando di scorgerla. Era lì, a poche bracciate, ormai priva di sensi. Cercai di afferrarle una mano ma mi resi conto che era letteralmente un peso morto. Concentrai tutti i miei sforzi, nonostante il fiato fosse ormai corto, fino a che la sua testa non riaffiorò dalla superficie dell'acqua. Credetti di essermi slogata qualcosa. Avvolsi il suo braccio attorno al suo collo e tenni stretto il polso dal lato opposto. Appoggiai il suo corpo sopra il mio e con la mano libera cercai di dare le bracciate in direzione della riva. Erano tutti esiti di nozioni improbabili acquisite durante un corso per bagnini che mi erano rimaste impresse nella mente. Con fatica, toccai la sabbia con il piede. Speravo soltanto non fosse troppo tardi. Mi feci aiutare da un paio di ben volenterosi che, sopraggiunti nel vedere la scena, ci tirarono a sé. Arpionai i suoi vestiti e la trascinai verso la sabbia. Strisciai il suo corpo lasciando un solco sulla battigia. Cercavo di ricordare freneticamente il resto della lezione: A-B-C. Airways. Controllare le vie aeree. Breathing. Il fiato risultava assente. Il petto non si espandeva. Brutto segno. Circulation. Il polso era debole. C'era poco da pensare alla teoria. Dovevo agire. Le chiusi il naso e portai la bocca sulle sue labbra. Inspirai e introdussi l'aria nelle sue fauci. Individuai il centro dello sterno e iniziai a comprimere. Il ritmo più adeguato, questo lo ricordavo bene, era lo stesso di Stayin' Alive dei Bee Gees. Ironico, se ...
    ... si pensa al titolo della canzone. “Ah. Ah. Ah. Stayin' alive, Alice.” dicevo ad alta voce, come una pazza. “Respira, Maledizione. Respira.” Terminate le trenta compressioni, soffiai altre due volte. “Ah. Ah. Ah.” continuavo a dire. “Respira, Alice. Respira.” Avevo le lacrime agli occhi. Queste cose sono sempre accadute nei film. Nella realtà, non esistevano i lieto fine. Ne ero sempre stata convinta. Adesso, più che mai. “Respira, cazzo. Respira.”, dicevo, mentre continuavo a comprimere. Alice era ormai morta. ------- [“Life goin' nowhere, somebody help me. Somebody help me, yeah.”] Stayin' alive – Bee Gees. ------ Un rigurgito mi colpì la faccia. Poi un colpo di tosse riecheggiò in tutta la spiaggia, in cui ormai si erano radunate alcune persone. Alice aprì gli occhi, sbarrandoli per lo sforzo. “Così, brava Alice! Respira.” dissi io, festante. La tenni tra le braccia, aiutandola a riprendere fiato. Chiesi agli astanti di chiamare un'ambulanza. “Perdonami, perdonami di averti lasciato andare! Perdonami per tutto quanto...” Alice sembrava ancora parecchio agitata, ma il suo respiro appariva più lento, come se progressivamente stesse iniziando a normalizzarsi. Cercò dunque di dire qualcosa. “Shh... parleremo dopo. Al momento non dire nulla.” dissi io, stringendola forte, come qualcosa di improvvisamente molto prezioso. La cosa più preziosa che mi era rimasta. ------ [“Give me some recognition Give me some light for the deadvine”] People in Planes – Light For the deadvine ------ ...