1. London walking


    Data: 08/07/2019, Categorie: Trans Autore: IoTuaAmante, Fonte: Annunci69

    ... chiacchierare a ridere a parlottare a rispondere alle curiosità reciproche a raccontarsi fatti o a condividere idee.
    
    Il Big Ben suonò le quattro del mattino: era tardi e per il giorno dopo c'era il benedetto nuovo allestimento della Saatchi!!!! Ma Max cominciò a narrarle una storia lontana nel tempo e nello spazio; Emma ascoltò attenta ad occhi chiusi stretta al suo petto con l’orecchio appoggiato all’altezza dell’attaccatura delle clavicole con lo sterno. Da lì poteva ascoltare la voce di Max nelle sue frequenze più basse e nel momento e luogo esatti in cui essa nasceva, voleva stare il più vicina possibile all’origine di quelle parole:
    
    Una nuvola in cielo, distratta, getta
    
    un'ombra sull'onda del tuo cuore.
    
    Non essere così sorpreso,
    
    e neppure così pieno di gioia
    
    ogni cosa finisce in un istante.
    
    Ci incontriamo sul mare coperto della notte;
    
    Tu hai la tua meta, e io la mia
    
    ma faresti meglio a dimenticare
    
    la luce scaturita dal nostro incontro.
    
    (Xu Zhimo?)
    
    Emma non aveva perso una parola di quanto le era stato recitato e cercò di celare e la sorpresa e la delusione davanti a quella storia di un amore condannato all’infelicità. Ma non si lasciò inghiottire dal baratro della malinconia o dal timore della fine. Fu invece felice di questo nuovo contatto intimo con il suo Maxwell. Gli fu nuovamente grata per averle insegnato il mondo come nessuno aveva mai fatto prima. Max le aveva donato la vita, l’aveva fatta crescere, aveva apprezzato la sua ...
    ... naturalezza, l’aveva accettata per quella che era in un rapporto basato sull’onestà, sulla lealtà e sulla stima reciproche. Maxwell la faceva sentire amata nutrendo la sua autostima in maniera incondizionata, senza arrendersi di fronte ai continui inciampi e alle cadute nei gironi della mancanza di fiducia in se stessa. Max l’aveva resa donna. Una volta lei gli disse di sentirsi una cogliona per i continui dubbi su di sé, lui gli rispose che era vero, che era una cogliona e che non avrebbe mai smesso di esserlo, che sarebbe stato così per tutto il resto della sua vita. Ma per quanto esplicita fosse l’eco di quel termine, la donna capì che quella risposta era pervasa di un affetto che difficilmente sarebbe potuto scomparire. Attenuarsi, assumere altre forme sì, ma mai svanire.
    
    A quel punto Emma si alzò quasi meccanicamente dal letto. Prese il telefono e avviò una ricerca su Google, attese qualche istante, le si bagnarono gli occhi di lacrime e sorridendo comincio a cantare il suo Funeral Blues:
    
    Stop all the clocks, cut off the telephone.
    
    Prevent the dog from barking with a juicy bone,
    
    Silence the pianos and with muffled drum
    
    Bring out the coffin, let the mourners come.
    
    Let aeroplanes circle moaning overhead
    
    Scribbling in the sky the message He is Dead,
    
    Put crêpe bows round the white necks of the public doves,
    
    Let the traffic policemen wear black cotton gloves.
    
    He was my North, my South, my East and West,
    
    My working week and my Sunday rest
    
    My ...
«12...5678»