1. redemption - my own mind pt.1


    Data: 01/08/2019, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: redemption

    ... Poggiò il palmo contro il mio, dimostrando come le sue mani avessero dita molto più lunghe ed affusolate. << Sei un nano, insomma. >> mi schernì.Cristina in effetti superava il metro e ottanta, mentre io a malapena raggiungevo il metro e settantacinque. Per questo motivo mi prendeva sempre in giro, anche se non con cattiveria; in quel momento, però, entrambe avremmo voluto esplorare la nostra parte più trasgressiva, e quello era senza dubbio un punto a suo favore.D'improvviso, afferrò saldamente il mio pene, stritolandolo. Io gemetti dal dolore, ma fui zittito malamente con uno schiaffo, << Non fare rumore! >>Sotto di noi, sentimmo la porta aprirsi. Era Anna, che ciondolando alzò gli occhi verso la rampa di scale, intravedendo Cristina girata di spalle.<< Cri scusami, devo andare a casa... mia mamma mi ha fatto una sfuriata al telefono. >>Lei si girò di scatto, osservandola dalle sbarre del corrimano. << Va bene, ci vediamo questa sera? >> disse noncurante, stringendo ancora il mio povero pene sofferente.<< Yep! >> rispose Anna, << Franci è lì con te? >>Mi spinsi oltre Cristina con un invidiabile colpo di reni, sporgendo solamente con il busto. << Ciao Anna, forse ci sono anche io questa sera. >>La nostra comune amica si congedò, lasciandoci soli nel silenzio della biblioteca, tutta per noi.<< Dov'eravamo rimasti? >> chiese Cristina, osservando il mio pene divenuto flaccido. << Oh, giusto. >>Si accucciò a pochi centimetri dal mio pube, << Ehi, piccolino... ci sei? >> ...
    ... sussurrò.Contrassi i muscoli, facendolo dondolare leggermente. Lei scoppio a ridere, stringendolo tra le dita.<< Com'è che lo chiamavi? >><< Elwood. >> risposi con un sorriso.<< Ehi Elwood, ci sei? >> domandò pizzicandolo. La pelle si ritrasse, ed i corpi cavernosi si riempirono. L'erezione, questa volta, fu quasi maestosa.Cristina alzò un sopracciglio, << Guarda, è diventato tutto duro! Ah ah, come un pisellino vero! >>Lo afferrò con una mano, misurandolo con l'indice dell'altra. << Ce l'hai lungo come il mio dito. >> rise.Io ero al settimo cielo; la mia libido aveva valicato qualunque frontiera finora immaginata e stava scivolando alla velocità del suono verso una nuova, reale, conseguenza.Lei continuò a denigrarmi, << Riesci a venire? >> chiese corrucciata.<< Con delle palline così striminzite, secondo me non ci riesci. >>Aumentò drasticamente il ritmo, passando dalle due dita alla mano piena. Il glande spuntava appena dalla morsa e l'effetto afrodisiaco di un tocco a me nuovo mi fece venire dopo pochi istanti. Eiaculai copiosamente, con mia e soprattutto sua grande meraviglia, sporcandomi la maglietta e inzuppandole le dita.<< Però! Complimenti. Non pensavo che quelle noccioline potessero contenere tanta sborra. >> sogghignò.Lei si guardò la mano appiccicaticcia, per poi posare il suo sguardo amorevole ed al contempo autoritario su di me.<< Sai cosa potremmo fare la prossima volta? >> mi chiese rizzando l'indice grondante. Scossi la testa, completamente perso.Lei aprì la bocca e ...
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