1. La stanza buia


    Data: 08/08/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Candido1967

    ... quale fosse il profumo che stimolava le sue narici che la voce dell’oscuro amante la spaventò. “Ben arrivata, Lavinia. Ti stavo aspettando”. Aveva una bella voce calda e rassicurante. Percepì distintamente che proveniva dalla direzione in cui sapeva esserci il letto. Si avvicinò. Lo trovò nudo nel letto, disteso sul dorso. Montò a cavalcioni su di lui, gli prese le mani, eccitando il suo dardo con la sua conca, strofinandolo per tutta la lunghezza, senza ancora aprirgli la via. Quella situazione di oscurità sembrava aver dissolto le sue inibizioni ed aver allontanato le paure. Voleva accontentare suo marito ed il suo amante; voleva provare piacere. Anzi, egoisticamente, da quel momento pensò solo al suo piacere, alla propria soddisfazione sessuale. A partire da quell’istante sentì intorno a lei ed al suo oscuro corpo un’invisibile calore ed un’intangibile energia pullulare. Continuando a strofinare la fica contro il cazzo dell’uomo, ormai in piena erezione, si abbassò verso il volto dell’amante cercandone le labbra. Quando le trovò, le incollò alle sue, bevendo il sapore fresco che la bocca del misterioso uomo le passava. Lui spinse la sua lingua fra i denti di Lavinia e la intrecciò a quella di lei. Un bacio umido e pieno di passione la fece fremere; credette che gliela volesse inghiottire la lingua tanto la desiderava. Si staccò, continuando a sfregare il suo sesso, ormai fradicio di umori, contro la verga di lui e cominciò a gemere in modo che suo marito, dal lato alla ...
    ... luce della porta, potesse distintamente sentirla. Erano anni che aveva il desiderio di farsi scopare la moglie da un altro uomo ed era ora arrivato il momento in cui avrebbe potuto concretizzare tale fantasia. Avrebbe sentito Lavinia ansimare ed urlare di piacere cavalcando quel maschio dal cazzo enorme che suo marito aveva accuratamente selezionato per lei (per un attimo le prese da ridere immaginando Paolo esaminare la verga dei pretendenti fottitori di sua moglie).
    
    Lavinia spinse leggermente le ginocchia sul letto sollevando di poco il suo corpo. Con una mano afferrò la verga dell’uomo (sembrava aumentata ulteriormente di dimensione!) e se la infilò in fica. Si lasciò poi ricadere con tutto il suo peso su di lui, sentendosi entrare completamente quella mazza dentro sé. Ebbe un sussulto. Ma si riprese subito ed iniziò a cavalcare sul quell’oscuro corpo che l’avrebbe posseduta e fatta godere. L’uomo, a sua volta, incominciò a menare colpi dal basso verso l’alto con la sua asta sfilandola ed infilandola nuovamente da quella fica così ben lubrificata.
    
    L’attrazione si fece più forte e l’energia dei corpi si sprigionò in tutta la sua potenza. Il piacere cresceva in loro man mano che i colpi d’uccello dell’uomo dentro la fica di Lavinia si facevano più veloci e frequenti. Iniziò a godere, ad ansimare a più non posso, a gridare al suo amante di scoparsela, di non fermarsi e non aver pietà di lei, facendola impazzire di piacere. Sapeva benissimo che questo era ciò che Paolo ...
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