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I saggi di cumcontrol - la povertà. la miseria dei ricchioni e la virtù della riconoscenza. matrimoni equestri
Data: 22/08/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: CUMCONTROL
... tutto che vidi schizzi in acqua e capii che vi avevan lanciato scarpe e calzoni. Certo, io tentai di recuperarli ma ero tutta storta su quegli scogli da non restare in equilibrio. Dissi ancora ai due uomini "signori! Signori dico a voi, potreste recuperarmi tutto e rilanciarmeli" e loro con tutta risposta mi dissero ruttando un bel vai affanculo. Certo, d'altronde coca vai a chiedere a due pescatori che dopotutto ti hanno sfracagnato il culo e ancora stai a chiedere cortesie che quelli devono lavorare. Cosi, rinunciai, scaraventai a sputo di culo la spermazza dei due su di una roccia a caso e dotato di sola maglietta risalii barcollando e starnazzando ad ogni inciampo fino a che raggiunsi l'albergo. Dopo quella fracassata sulla zattera mi decisi a partire. Ricordo che incrociai quei padri di famiglia sul traghetto del ritorno. Avevo i pannoloni e per ripararmi dalla brezza indossai il mio cappello e la mia sciarpetta di seta giusto per essere in ordine al mio rientro in società. Il traghetto incrociò la loro barca ed io li salutai al tramonto con lacrime di tutta gratitudine, e loro? Loro mi scaraventarono addosso delle orate morte che dovetti ripararmi da quella pioggia di orate dietro una zitella grassa che dal momento dell'imbarco non aveva smesso languidamente di fissarmi. Poveretta. Ma il mio abitino di lino e di alta sartoria inglese valeva una fortuna e non c’è zitella a caccia di languori da valerne un solo orlo. Cosi fu sepolta dalle ...
... orate. Ma fui molto grato ai due pescatori di Ponza se poi passai Mefistofele. Uno stallone di razza, alto, nero dii pelo. Mefistofele il Top dei Top. Sei anni, tutto d'un pezzo. Lo conobbi al maneggio di Capalbio, che nella stalla del 2011 tra fieno e mosconi, mi lasciai riempire di otto litrate di sborra fino al fondo del mio duodeno. Voi capirete che cacai spermatozoi equino H24 per otto santi giorni che altro che idrocolonterapia. MI sentii davvero pulita dentro e bella fuori da non desiderare altri cazzi che la verga di Mefistofele. Poi dovetti rinunciare al sesso scellerato e volli mettere su giudizio. Come dire. A una certa età bisogna sistemarsi. Fu così che confidai a don Fulvio, il mio vecchio amico sacerdote, che mi ero invaghito di Mefistofele. E cosi otto mesi dopo combinammo in gran segreto le nozze con quattro soli invitati. Fu una cerimonia tra intimi. Troppi invitati alle nozze fa ceto medio. Cosa sono queste cose vecchie dei pranzi regali e i fuochi in piscina. Roba da zingari. Roba da fam de chambre. Quando penso alle mie nozze equine col mio Mefistofele la mia prostata risuona come un campanaccio di una bella vacca normanna. Pensate che nel giorno delle nozze indossavo un abito bianco, con scarpe di vernice, pantalone di pura sartoria inglese a natiche scoperte, e un bombetta in testa. Ma prima di entrare in stalla, don Fulvio benedì i quattro regali, che furono nell'ordine: Un vibratore maximo per le preparazioni all'amplesso Una latta ...