1. Elisa: conoscenza del sesso


    Data: 29/10/2017, Categorie: Etero Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... la crescita non sarei mai arrivata a 1,75 ma fermata qualche cm in meno. Ero comunque simile a una farfalla che si godeva colori e voglia di vivere. Lanciavo sguardi inavvertitamente provocanti che oggi ammetto essere come altrettanti gesti impliciti per coloro cui erano diretti.Ero timida e audace al tempo stesso. Da un lato provavo vergogna a sentirmi oggetto di sguardi e di quelli che avvertivo essere i turbamenti altrui, dall'altra, anche scorgendo le mie coetanee, mi pareva di abbigliarmi con la massima decenza. Non mi piacevano, come anche oggi, le gonne troppo lunghe e neppure i top esageratamente coprenti. Mi davo sul viso solo un filo di trucco, una punta di matita e, per qualche serata assieme a mie coetanee, una sfumatura di mascara e un po'di rossetto adeguato all'abbronzatura e al colore dei miei abiti e della notte che mi avvolgeva.Sì, avevo molte amichette, ma preferivo stare lontano dai ragazzi, tranne in talune occasioni in cui non se ne poteva fare a meno.Rocco non fraintendermi. Da tempo avevo cominciato a fare fantasie sulle storie d'amore e sui rapporti con uomini ed avevo già baciato più d'un ragazzo per provare come si bacia ma non ero mai andata oltre.Le mie esperienze sessuali erano scarse. A volte mi spogliavo completamente e mi toccavo fino ad avere un rapido e sconvolgente orgasmo che di solito era seguito a breve distanza da un altro. Era così bello! Non ero abituata a quei piaceri così intensi e intimi e non li avevo confessati a nessuno eccetto ...
    ... due amiche molto strette. Mi piaceva fare quelle cose perché costituivano un atto di adorazione del mio corpo anche se poi provavo dei sensi di colpa.Lì a casa della nonna non avevo pensato non mi veniva voglia di sgrillettarmi perché stavo tutto il giorno all'aria aperta, andavo al mare con le mie amiche e tornavo a casa stanca. Spesso ci accompagnava la madre di una di loro. Eravamo una bella compagnia: scherzavamo, ci spruzzavamo addosso acqua salmastra per scherzo. Dopo le nuotate restavamo a crogiolarci sulla spiaggia per abbronzarci come le mulatte una vicina all’altra tanto che sussurravamo tra noi e ci raccontavamo un po’ di tutto e qualcuna accennava ad argomenti sessuali infatti due di noi avevano già avuto rapporti completi e tutte le altre chiedevano spiegazioni dettagliate su come fosse andata inscenando un improvvisato quarto grado. Una volta una di loro, Rita mi ha chiesto "Elisa, tu non hai mai ....?". Lei era una delle più smaliziate e proseguì canzonando. "Dai non raccontar balle...sei la più bella di noi. Non ti accorgi che tutti i ragazzi ti mangiano con gli occhi ed ho visto benissimo come sculetti quando giri fingendo di fare la spesa al mercato come una brava bambina!".Risposi "Lo farò tutto quando troverò la persona adatta a me!" e questa frase suscitò le risatine e l’ilarità di tutte. Da quel giorno fui chiamata la principessa, cosa che non mi diede fastidio. Loro, rassicurate che non avrei flirtato con i desiderati maschietti, gradirono ancor di più ...