Pat e la sua voglia di volare
Data: 22/09/2019,
Categorie:
Trans
Autore: Marisa200
... che non sembrava per nulla impressionata, ma anzi sembrava piacevolmente sorpresa fu proprio l’elegante signora appena entrata.
Si avvicino a Pat che, nel frattempo non si preoccupò minimamente di nascondere alla splendida signora che il .....mezzo di cui disponeva tra le gambe era perfettamente adeguato a qualsiasi situazione.
Le due ….donne si squadrarono lanciandosi reciprocamente un lungo, intensissimo sguardo di sfida......all'arma bianca. Sarebbe stato difficilissimo capire chi desiderava chi. e, dopo un attimo di esitazione, la signora fece cenno a Pat di seguirla. Un attimo dopo si allontanarono dirigendosi verso gli uffici del locale.
Meno di cinque minuti dopo Pat stava firmando il contratto per un anno con la casa di distribuzione cinematografica.
Quando ritornò, ridendo felice, mi fece leggere il documento ancora in bozza. Poi,mentre stavamo per andarcene,uno dei boys della folle sensualissima danza di quella sera, si avvicinò con un bigliettino e lo consegnò a Pat, rimanendo evidentemente in attesa della risposta.
"Io e il mio ...........segretario saremo nella stanza 315 dell'Hotel Miramar. Qualora tu intenda festeggiare con noi e qualche bottiglia di Champagne ne saremmo estremamente felici. (Ti ricordo che personalmente ........gradirei che tu ti dedicassi con me a un ........lungo lavoretto, molto delicato e impegnativo).
Scoppiando a ridere come una matta, Pat mi mostrò il bigliettino:
- Che ne dici? Chiese pensando alla faccia che ...
... avrebbe fatto il macho quarantenne quando avesse saputo.
- Che dovrò tornarmene a casa da sola! Risposi quasi fra me e me.
- No! Invece! Stavolta verrai con me.
Alla reception, pur capendo al volo chi realmente fossimo, non fecero alcuna obiezione e ci fecero subito salire.
Bussammo discretamente alla porta della stanza 315 e ci venne ad aprire la signora. Indossava una camicia da notte mostruosamente sexy che aveva il compito preciso di non nascondere nulla del suo meraviglioso corpo.
-Venite! Venite pure avanti! Invitò.
Poi bussò discretamente alla porta della stanza comunicante e qualche attimo dopo apparve un magnifico stallone anche lui di circa una quarantina d'anni.
- Vorresti prepararci un drink, caro! Cinguettò Carla (così si chiamava la superba femmina).
Avendolo apostrofato con un "caro" , pensai che -quantomeno - tra loro ci fosse del tenero ma non ritenni opportuno indagare.
-Mi dai una mano? Chiese Marco (lo stallone). Lo disse in modo strano(almeno così mi parve), ammiccante, eccitato.
Carla, intanto, si avvicinò a Pat e, senza una parola, dopo un rapidissimo sguardo d'intesa, in un attimo, erano già avvinghiate in un improvviso, passionale abbraccio, le loro bocche unite in un languidissimo bacio.
Marco, mi rivolse un sorrisetto per nulla imbarazzato e, stavolta molto molto significativo e, accarezzandosi tra le gambe ripeté:
- Mi dai una mano? :
- Volentieri! Risposi. E allungai una mano sulla sua patta, massaggiandolo ...