Luana XII - Trio equino
Data: 22/09/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: VicentinoGrey
... Vide che erano lucidi e sentì che ansava. - Bene, bene, bene. Adesso mi diverto con la vacca – le sibilò fregandosi le mani. Luana arrossì ed ebbe un’improvvisa accelerazione del battito. Bruno aveva la spietata luce del sadico negli occhi. Le prese il capezzolo sinistro tra pollice e indice, sollevò il seno e lo colpì con forza per cinque volte. Luana inizialmente gorgogliò per il piacere improvviso che le diede il capezzolo e poi urlò a squarciagola a ogni colpo che ricevette. Quando Baio le lasciò cadere la mammella, il suo torace si alzava e abbassava per pompare aria e lenire il dolore che provava sul petto. Poi toccò al seno destro. Luana strabuzzò gli occhi quando vide che il suo torturatore aveva tirato ancora più su la sua tetta e aumentando la pressione delle dita sulla pelle per evitare che scivolasse via. Mugolò e gemette per l’inatteso piacere che stava nascendo da quella trazione e Baio procrastinò la punizione di mezzo minuto. Poi partirono le manate, a gran forza. Crudeli e brucianti. Luana urlò tutto il suo dolore, ma non poté sottrarsi. Caterina era stata influenzata dalla stessa percezione di sadismo che l’amica aveva intuito nel suo boia e iniziò a tremare. Baio rifece lo stesso trattamento anche ai suoi seni. Afferrò un capezzolo, lo strinse forte, lo alzò in alto e le appioppò cinque ceffoni con forza. Le urla furono un continuum inarrestabile, con dei cali di intensità e dei picchi, ma non cessarono mai. Un singhiozzo che sembrava quasi preannunciare ...
... l’orgasmo si udì mentre Baio afferrò l’altro capezzolo. Stavolta l’orgasmo partì col primo schiaffo e si concluse solo quando il ragazzo mollò il bocciolo turgido. - Avete capito perché ho deciso di chiamarla “troia”? – disse Genny – è venuta con gli schiaffi! E adesso passiamo alla seconda prova. Su, mettetevi entrambe in ginocchio. Ubbidirono prontamente e si sedettero sui talloni in attesa di conoscere la seconda penitenza. - Ora i baldi giovani, che mostrano dei bei cazzoni ancora duri, faranno la danza del ventre davanti alle vostre facce. - Come sarebbe a dire? – chiese preoccupato Nino, che conosceva i propri limiti nell’arte tersicorea. - Non dirmi che non hai mai mosso i fianchi per sbattere il cazzo sulle cosce? Non ci credo neanche se me lo giuri sulla testa di tua madre! - Ah, intendi questo? – domandò Sauro, mettendosi ritto in piedi e muovendo velocemente il bacino e facendo in modo che il suo fallo colpisse alternativamente i propri fianchi. - Esatto! Ma per far bene il gioco, dovremo fare accostare la vacca alla troia e tu ti metti in mezzo, così le schiaffeggi sulle guance. Luana e Caterina provarono una profonda umiliazione nel sentire cosa avrebbero subito di lì a poco. Entrambe però erano state avvinghiate dalle spire della curiosità, un rettile ipnotico che le faceva perdere ogni volontà di ribellione. Luana porse la mano sinistra a Caterina che la strinse nella sua mano destra. I loro fianchi ora erano vicini e si preparano a subire l’ennesima punizione. ...