1. Compleanno di erika - capitolo 1


    Data: 24/09/2019, Categorie: Etero Autore: Dacom70

    ... miei vicini sembrava più un fazzoletto da naso, appoggio lo zainetto, tiro fuori il giornale e mi tolgo la maglietta. Mi sentivo già nudo e ragionavo come poter togliere il costume nella maniera più naturale possibile per cercare almeno di mantenere un certo contegno, far vedere che ero uno di loro, mi chiedevo, meglio da in piedi? Slaccio tutto, faccio scivolare il costume e chi si è visto si è visto? Oppure, più cautamente mi siedo e tolgo i calzoncini dolcemente e pudicamente rannicchiato nel mio telo? Attesi qualche istante, mi guardavo attorno come un ladro che cerca una via di fuga dopo essere stato preso in flagranza di reato, incrociai gli occhi di Mario, sempre indaffarato a massaggiare Erika, aveva cambiato posizione per potermi vedere e mi lanciò uno sguardo di assenso sempre con il suo bel sorriso, anche lui nudo, ovvio, e tranquillo, come lo invidiavo, ora avevo anche il pubblico per il mio spogliarello. Mi inginocchio sul telo e comincio a slacciare il bottone del mio indumento seguito dallo strappo del velcro di chiusura e tiro giù, via.
    
    Tutto bene? Tutto bene un cazzo, non ci avevo pensato, tra le mille cose che mi sono balenate in testa da quando sono entrato in questa spiaggia, non ho proprio pensato al fatto che non ho mai preso il sole integrale, eravamo ormai a fine giugno ed avevo già una bella abbronzatura da vacanziero navigato ma lì sotto? Uno stacco netto tra il marrone della pelle abbronzata e il candido bagliore di tutto quello che rimaneva ...
    ... sotto la linea dell'addome fino a metà coscia, non osavo immaginare quello che vedevano gli altri da dietro, due chiappe candite che urlavano guardateci, siamo qui. Che vergogna ed io che pensavo di far credere agli altri che ero uno di loro, come no, a stelle e a strisce.
    
    Mi stesi pancia in giù e cominciai a leggere il giornale che per fortuna mi ero portato, era un appiglio per mostrare indifferenza in realtà avrei voluto seppellirmi da solo, sparire con la forza del pensiero e la mia coscienza che rideva beffarda -: hai voluto la bicicletta? Pedala:- Pensavo alla figura che stavo facendo di fronte a Mario ma soprattutto di fronte alla sua signora che, ricordavo, si divertiva a fare commenti sui vicini di mare. Chissà che commenti, me li sentivo addosso i suoi giudizi, cosa potevo sperare. Il suono di un messaggio in arrivo mi distrae dalle mie riflessioni, prendo il telefono e leggo, era un messaggio di Mario, :- Dario, tutto ok, testuali parole di Erika -: guarda che tenero quel ragazzo nuovo:- direi che è fatta, ci sentiamo per questa sera, ciao:-
    
    Tenero? Era un complimento? Mi aspettavo brutto, carino, un tipo, tante cose ma tenero? Non sapevo cosa pensare ed ora che ero certo di essere stato esaminato, a mia insaputa, dalla regina, cominciai a fantasticare sulla serata che mi si prospettava innanzi. Mi girai coraggiosamente a pancia in su, mi accesi una sigaretta, con il fumo cerco di limitarmi ma le emozioni che si sono susseguite in così poco tempo e in maniera ...
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