Schiavo di una dea Pt.1
Data: 15/11/2019,
Categorie:
Feticismo
Autore: 5F416E7562695F, Fonte: EroticiRacconti
... vita. Mi rigirai nel solco del mignolo di Erika…ero alto mezzo cm e dormivo nella sua scarpa, ma avevo un piano. La luce che penetrava dai buchi della persiana illuminava il pavimento e la parte del tallone della scarpa in cui mi trovavo. In realtà, al mio risveglio, avevo fatto fatica a capire dove mi trovassi…per un attimo avevo sperato che tutti gli avvenimenti del giorno prima fossero stati solo un incubo, ma gli enormi solchi scavati dalle dita di Erika nella scarpa mi riportarono alla mia realtà di insulso insetto. Raggiunsi la parte di scarpa illuminata: a circa un km in alto potevo vedere il titanico piede della gigantessa pendere dal letto sopra di me, quasi come un monito alla mia condizione. Ad un certo punto il pavimento cominciò a tremare sempre più forte, un rumore e una folata di vento annunciarono che la porta della stanza si era aperta. “Erikaaaa! Svegliati, su che dobbiamo fare le valige!” La voce della signora Laura, la madre di Erika, mi fece trasalire e subito mi andai a rifugiare nella parte anteriore della scarpa. Fuori era tutto un frastuono: persiane che si alzavano, sedie che si muovevano, rumori abitudinari che per me si trasformavano in tuoni e tornado. Un fragoroso schianto vicino mi annunciò che la mia padrona era scesa dal letto. Gli schianti via via meno potenti che seguirono mi fecero capire che si era allontanata. Poco dopo sentii dei passi avvicinarsi, forse Erika era venuta prendermi. Improvvisamente mi sentii schiacciato contro la ...
... suola, come se qualcuno stesse sollevando la scarpa; poi la scarpa cambio inclinazione e io scivolai fino al tallone: da quella posizione potevo vedere due gigantesche dita callose sopra di me reggere la scarpa…non erano certamente quelle di Erika…la gigantesca signora Laura mi stava trasportando altrove! La mia deduzione fu supportata immediatamente da un boato proveniente dall’alto “Erika, queste vecchie scarpe da ginnastica si possono buttare, vero? Occupano solo spazio!” “Mamma non so, potrebbero servirmi” “Ma non appena torniamo su, te ne compro di nuove!” “Vabbè mamma, me ne occupo io tra poco, tu pensa a fare il resto” “Come vuoi!”. Le scarpe si schiantarono a terra, con me bianco dallo spavento, che mi ancoravo con tutte le mie forze alla suola. Subito dopo mi sentii di nuovo schiacciato contro la suola…mi girai e vidi l’occhio destro di Erika che mi scrutava; “Buongiorno microbo” sussurrò la mia padrona “quella gigantessa cattiva di mamma voleva buttarti nella spazzatura, fortuna che c’è una dea grossa e potente come me a proteggere i microbi deboli e indifesi come te!”. Sorrise e mi prese sul titanico polpastrello dell’indice destro. Si sedette a tavola e mentre diceva “Adesso fai il bravo…anzi comincia il tuo lavoro di schiavetto già ora”, mi portò in basso e mi poggiò sulla parte anteriore della sua infradito sinistra. “Sono sicura che ti sono mancate le tue amiche ditone” disse mentre le mastodontiche dita del piede si chiudevano su di me, imprigionandomi. “Ecco, ci ...