15 - sesso infortunato - Racconti Erotici

15 - sesso infortunato

... L'amore senza sesso causa tradimenti. Non li giustifica, intendiamoci, ma di certo li causa. Amare il mio Andrea donandomi a lui totalmente era l'unico modo per essere certo che sarebbe sempre rimasto il mio Andrea. E lo facevo con immensa felicità. Perciò, senza il minimo indugio, ci alzammo dalla poltrona e corremmo in camera mia, salendo di corsa le scale, ancora commossi per quel bacio incredibile ma allo stesso tempo arrapati come tori. In un attimo fummo in camera mia, ci spogliammo rapidissimamente e ci buttammo sul lettone, baciandoci dolcemente ma anche con foga, nel mentre che ci palpavamo ovunque. Io presi in mano il suo bell'uccello enorme già duro come la roccia, lui con una mi palpava il culo e con l'altra mi premeva per la testa per limonarmi ancora più a fondo. La mano che mi palpava il culo puntò al buchino e lo trovò bagnato. Ero talmente eccitato che i miei umori lo avevano bagnato perfino esternamente, una cosa che raramente mi capitava così in fretta prim'ancora che il buchino subisse la benché minima stimolazione.

"Mmmmmm hai tanta voglia vero amore?" mi chiese andrea. Bofonchiò che lo capii a malapena, poiché non si staccò dalla mia bocca. Mugolai il mio assenso e, quindi, il mio desiderio di sentire in me lui, il mio uomo, e lui ben intendendo il mio impulso mi dimostrò quanto reciproco fosse il desiderio afferrandomi per le spalle invitandomi a voltarmi per mettermi a novanta. Lo feci volentieri e con impazienza, lui si calò a leccarmi un attimo ...

... il buchino, fu paradisiaco. Brevissima, come tutte le (rare) volte che mi leccava il buchino, sia perchè non era tra le cose che preferiva, sia perchè non c'era mai bisogno di un lungo lavoro di lingua, tanto era accogliente il mio orifizio.

Fu proprio in quel momento però, quando la sua lingua si staccò da me, proprio quando si risollevava per puntare, inginocchiato dietro di me, il suo maestoso cazzone, che un dolore lancinante e profondo al ginocchio mi fece emettere un urlo davvero sgradevole. Niente che avesse a che fare con lui e con il rapporto che stavamo avendo. Cazzo succedeva?

"Kikko cos'hai?" mi chiese allarmato Andrea, ovviamente soprassedendo dal poggiare la cappellona sul buchino per sfondarlo come stava per fare.

"Mi fa malissimo un ginocchio...!!!"

"Daaai quanta scena, se volevi fare il gioco della troietta che se la tira e non me la smolla subito bastava dirlo, lo sai che mi piace... dai puttanella allora adesso ti inculo eh?" rispose. Poverino, non credeva che non era una farsa. Altre volte avevo inventato scenette per non farmi inculare subito, per provocarlo ancora di più e mettere a dura prova la sua pazienza da toro impaziente (voluto gioco di parole).

"No amore non è un gioco, mi fa male davvero"

"Si si..."

"Andre davvero, mi fa male non riesco a muovermi!!" dissi. Il tono della mia voce, e il fatto che ormai praticamente lacrimavo per il dolore, gli fecero capire che non era un gioco.

"Cazzo!!" esclamò, e mi aiutò a ruotare per ...