1. Un gradito rimpianto


    Data: 02/01/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... baciava con foga e con vera passione, per il fatto che in quel momento gli pareva d�essere realmente in cielo. Continuò così per alcuni minuti, poi percorse l�orlo delle mutandine, titubante e indeciso, lei in silenzio permetteva tutto, in quanto attendeva d�essere integralmente palpeggiata. Lui riservatamente entrò sotto quello slip, trovò quasi subito la morbida peluria e si soffermò per carezzarla, visitò la vagina che si schiudeva allo spostamento della sua mano permettendogli di trovare il clitoride già gonfio ed eccitato, mentre con il dito indice massaggiava quel bottoncino di carne, con il medio penetrò in quell�umida grotta della vagina esplorandola con una carnale e una voluttuosa curiosità.Eva s�abbandonava nel frattempo interamente capitolando spontaneamente al tocco accorto e perspicace delle sue mani facendole perdere omogeneità, poiché lei gemeva sommessamente e si muoveva appena distesa sul sedile dell�autovettura, sennonché lui continuò a manipolarla sagacemente per alcuni minuti fino a farla cedere facendola venire di gusto. La sua corporatura era frattanto scossa da continui e vigorosi sobbalzi, lei si contrasse pienamente dal piacere provocato assumendo per un istante la posa d�una creatura pendente, agganciata e irrigidita da quella meravigliosa estasi che stava integralmente sperimentando, poi in ultimo s�afflosciò sul sedile appagata con un lungo e soave gemito di pienezza. Eva era lì, stordita e autonomamente spensierata, respirava adagio ...
    ... abbandonata con la testa reclinata sul sedile. Umberto adesso la squadrava, perché voleva ammirarne tutta la sua bellezza, visto che restò immobile per adocchiare il suo corpo nudo che giaceva davanti a lui lascivo, tenero e voglioso, totalmente esposto al suo sguardo apprezzandolo attentamente. Lei si lasciò osservare così, disadorna, disponibile e inerme, in quanto rimasero alcuni minuti senza parlare, poi Eva si scosse dal torpore, si sollevò e guardandolo con un sorriso gli sussurrò:�Adesso spetta a me, dai vieni qui�.Umberto si distese infervorato sul sedile, lasciando che Eva gli massaggiasse il cazzo imprigionato nei pantaloni, abbassò la cerniera e lì pronto apparve il poderoso fallo di Umberto che premeva per uscire, allora lei lo liberò rapidamente affrancandolo e svincolandolo da quella malaccetta e sgradita prigionia, visto che restò qualche istante a scrutare quel grosso palo di carne prima di digradare completamente su di lui. Con abilità e con perizia lei gli leccava accuratamente il frenulo con la punta rigida della lingua, mentre con la mano gli massaggiava lievemente i testicoli. Umberto farneticava, sragionava, gli sembrava d�essere in paradiso, visto che quelle forti, trascurate e travolgenti sensazioni scuotevano febbrilmente il suo corpo, per il fatto che da qualche tempo non provava più un simile piacere del genere.Eva lo avvolgeva lentamente infagottandolo dentro la sua bocca appassionata, poiché era come se gli carezzasse intimamente appieno l�anima, ...
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