1. Nel Letto


    Data: 21/01/2020, Categorie: Tabù Autore: gavinosanna

    ... Silvana continuò il suo gioco. Troppo la elettrizzava provocarlo per poi ritrarsi, suscitare il suo desiderio per poi rimandare, assaporandolo, il momento in cui lo avrebbe sedotto. Prima di tornare a casa volle entrare ancora in un negozio per provare un vestito. Ne indossò uno talmente corto che le arrivava a mala pena a metà della coscia. Poi chiamò Stefano dentro il camerino.«Che te ne pare?», gli chiese fintamente ingenua,«Mi piace, ma forse è troppo corto, per me. Se metto le calze si vede addirittura il reggicalze, non trovi?», aggiunse pavoneggiandosi davanti allo specchio, mentre gli occhi strabuzzati di Stefano la radiografavano.«Bè, forse non è il caso …. Mi aiuti con la lampo?» Il nipote obbedì in silenzio e mentre Silvana lasciava scivolare giù il vestito, approfittò dello spazio ristretto del camerino per strusciarsi addosso al ragazzo.«Che hai, Stefano, non hai mai visto una donna in reggicalze?», lo stuzzicò, compiaciuta di tradurre in realtà le immagini delle riviste su cui il nipote si masturbava.«Riporta il vestito alla commessa, per favore, che finisco di vestirmi.» Quella sera, a casa, nonna e nipote sedevano vicini sul divano, fingendo di guardare la tv. In realtà Stefano senza più nascondersi teneva gli occhi fissi sul corpo di sua nonna. Quest'ultima, che aveva indossato un vestito da casa, con bottoni generosamente slacciati in alto, per lasciare vedere il seno, e in basso, scoprendo le gambe ancora inguainate dalle calze che aveva indossato durante ...
    ... il giorno, era dal canto suo persa dietro pensieri perversi che avevano per protagonista il pisellone del suo nipotino.«Nonna, sai, sei una donna bellissima». Erano praticamente le prime parole di senso compiuto che Stefano pronunciava quel giorno, da quando lei la mattina lo aveva spompinato.«Grazie, tesoro, ma sono vecchia, una anziana signora»«No, assolutamente, sei davvero ….» Silvana si protese schioccandogli un bacio vicino la bocca,«…una bella donna!» Lei gli sorrise e lo baciò di nuovo, stavolta sfiorandogli delicatamente le labbra, sicura che nella mente di suo nipote la parola che si era formata era, in realtà, «fica».«Nonna, posso dormire nel tuo letto, anche stanotte?»«Nel letto con me? Perché? Non sarà perché vuoi che ti tocchi come l'altra notte?» lo canzonò.«Va bene. Ma a una condizione. Te l'ho detto che sono vecchia e stanca. Mi aiuti a spogliarmi?» In camera da letto, Stefano, con mani tremanti, finì di sbottonare il vestito di Silvana. Lei guidava i suoi gesti, dandogli istruzioni.«Sfilami le calze, adesso» disse sedendosi. Inginocchiato davanti a lei Stefano sganciò il reggicalze e poi fece scivolare le calze giù lungo le gambe levigate di sua nonna. Rimasta in reggiseno e mutandine, Silvana si infilò sotto le coperte.«Dove vai?» disse al nipote che si avviava verso la porta.»A mettermi il pigiama»«A cosa ti serve? Non fa freddo. Su, spogliati veloce e vieni qui nel letto!» Stefano si tolse i vestiti sotto lo sguardo eccitato di sua nonna. Tra le gambe il ...