1. Il conto di k alla fine tornò


    Data: 25/03/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Holling, Fonte: Annunci69

    ... testa.
    
    Poi si staccò lui. Il suo capezzolo era arrossato. Intorno alla corona scura c’era il segno dei miei denti. Mi prese una mano: «Massaggia qui, fammi passare il segno che mi hai lasciato». Quando cominciai, a mano a mano che il male si attenuava, il capezzolo sporgeva con maggiore evidenza nella sua erezione.
    
    «Adesso ti vengo sopra» disse Nick con voce strozzata.
    
    Avevo paura ma avevo voglia, volevo tirarmi indietro ma ancora più fortemente ero attratto.
    
    «Spogliati» disse. Mi tolsi la camicia, mi sfilai i sandali, mi tirai giù pantaloni e con un breve gesto del piede li allontanai sul pavimento. «Anche quelli» aggiunse Nick accennando agli slip.
    
    Gli slip scesero, ma prima feci un gesto, come a mostrare che lì dentro c’era un’erezione. Sfilando gli slip, prima il mio pisello venne tirato in basso, poi quando l’elastico scendendo lo scavalcò, scattò verso l’alto. Mi si tirai su, orgoglioso. Ero nudo, ed armato.
    
    Nick guardava, e per un attimo si bagnò le labbra con la lingua. «Adesso spogliami» disse.
    
    Io cominciai. Scoprii la sua peluria tenera, bionda, da cui si ergeva il cazzo. Pensai: non so se è più grosso del mio, però è più lungo. Sentii una vampa nella testa quando capii che, allora, mi poteva entrare dentro meglio. Meglio, più a fondo. Più di quando lo mettevo dentro Erwin.
    
    Nick si avvicinò. Fece scendere la mano lungo la mia schiena, e mi afferrò le chiappe. «Lo sai che cosa ti farò?» sussurrò. Mi aprì le chiappe, e mi cercò il buco con ...
    ... un dito. Mi irrigidii: ci siamo, pensai. Desideravo e temevo.
    
    Ma Nick si staccò si chinò per raccogliere i suoi pantaloni: «Guarda». Da una tasca tirò fuori una confezione di crema per il corpo, un emolliente grasso, che stava sempre in bagno.
    
    «Girati e chinati giù» ordinò. Mi misi di schiena, in piedi, e mi chinai appoggiando le mani sulle ginocchia. Nick aprì il tappo della confezione, fece uscire un po’ di crema sul dito, e me lo passò sul buco. «Aspetta, te ne metto ancora». E io sentii di nuovo quel fresco, e quel dito che mi cercava, mi esplorava. «Adesso te ne metto un po’ dentro», e il dito entrò. Il mio buco non oppose nessuna resistenza, si lasciò scivolare dentro il dito che lo preparava. Sentii che a poco a poco mi dilatavo. Ecco, pensai, sta per accadere, quell’incompletezza che ho sempre avuto dopo aver goduto dentro Erwin sta per colmarsi. Sto per essere posseduto. Mi stanno per penetrare. E io lo voglio.
    
    «Mettiti sul divano a pancia sotto » disse Nick.
    
    Mi distesi. Nick mi montò su. Capii, da un armeggiare dietro di me, che si stava mettendo la crema sul pisello. Ed ecco che Nick si distese sulla mia schiena, con una mano si mise alla meglio il pisello in mezzo alle chiappe, e prese ad agitarsi.
    
    Sentivo tutto il peso di quel corpo steso su di me, e mi piaceva. Ma non ero contento, quella sensazione l’avevo provata tante volte con Erwin, che poi non era riuscito ad andare avanti perché ce l’aveva troppo corto. Invece volevo sentirmi qualcosa ...
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